Recensione di Oriana Discornia Si è conclusa domenica 5 ottobre la ventiduesima edizione di quello che viene considerato il più grande appuntamento nazionale ed internazionale di antichità, collezionismo e modernariato sia per mole che per giro d’affari: Mercantenfiera di Parma. La manifestazione è una rassegna unica in Europa per vastità (4 padiglioni per 60mila metri quadrati, pari ad un fronte lineare di ben 22 chilometri), per numero di espositori (1.200 espositori variamente provenienti da tutt’Italia e dall’estero) e per durata (9 giorni di apertura al pubblico più due di deballage riservati agli operatori professionali). Nonostante il grande impegno degli organizzatori e degli operatori il ben noto momento di recessione che attraversa il settore ha frenato i risultati di quest’anno, anche a causa dell’assenza di parte di quei compratori esteri che avevano frequentato con assiduità la manifestazione. Alla base di ciò probabilmente l’esperienza della precedente edizione, a seguito della quale alcune spedizioni per l’estero sono state bloccate e che ancora, a quanto si dice negli ambienti antiquari, non sono state svincolate. Ovvio che rimane sempre più difficile, in queste condizioni di mercato, collocare un’offerta tutto sommato superiore alla domanda, specialmente per la qualità bassa, media e medio-alta come quella presente a Parma: un’offerta veloce e di massa, in un momento come quello attuale, in cui a livello generale assistiamo ad una contrazione dei consumi sempre più consistente. L’offerta merceologica è stata, come di consueto, complessivamente ricca ed eterogenea, adatta a tutte le tasche e a tutte le case, anche se si è potuta notare una certa riduzione della presenza di opere di grande rilievo, probabilmente imputabile all’incertezza i cui versano molte aziende del settore, che mostrano, come è ormai noto, una persistente e prolungata difficoltà. Tutto ciò non ha comunque frenato la grande affluenza di pubblico, fatto anche di molti curiosi, che ha confermano come Mercanteinfiera resti un appuntamento fondamentale, assolutamente da non mancare per mercanti, collezionisti e privati. In attesa di tempi migliori.