Da circa vent’anni Padova dedica alla gioielleria contemporanea d’arte e di ricerca un’attenzione tutta particolare rendendo omaggio a una peculiare tradizione padovana, nata in città con la Sezione dei Metalli, fondata da Mario Pinton, presso la Scuola d’Arte Pietro Selvatico negli anni Cinquanta e internazionalmente identificata come Scuola Orafa Padovana, alla quale, nel 2008, la città ha dedicato una grande mostra a Palazzo della Ragione.
La presenza di forti personalità artistiche ha favorito l’inserimento di Padova nel circuito internazionale, dove è divenuta un punto di riferimento preminente per la ricerca dell’oreficeria contemporanea, luogo di scambio di idee, stili e scelte espressive, testimoniato dalle molte rassegne espositive che hanno richiamato decine di artisti da tutto il mondo.
Padova, da qualche tempo, riserva una nuova attenzione al ‘300, il secolo della Signoria carrarese, che pose la città come centro culturale internazionale grazie alla presenza di Giotto, Guariento, Petrarca, Giusto de’ Menabuoi e altri e propone quest’anno la grande mostra dedicata a Guariento e alla Padova carrarese. Collegandosi alla creatività e allo spirito di quel periodo ha anche voluto promuovere un nuovo evento legato ad uno dei suoi punti di eccellenza, rappresentato appunto dalla gioielleria contemporanea.
Lo ha fatto lanciando un concorso internazionale che nel nome si ricollega al caposcuola della sua gioielleria Mario Pinton e nei contenuti alla Padova del ‘300. Ecco nato il “Premio Internazionale Mario Pinton – Prima edizione. Castelli, miniature, astri e alchimia. La Padova Carrarese nel gioiello contemporaneo” che darà vita a una grande mostra nell’Oratorio di San Rocco dal 13 maggio al 17 luglio 2011.
L’opera vincitrice rimarrà al Comune di Padova che andrà ad arricchire le collezioni di Arte Contemporanea dei Musei Civici.
Il ruolo di punta che Padova occupa nell’ambito degli studi più recenti di oreficeria si è palesato nel numero di adesioni e nella qualità delle opere proposte. Alla mostra-concorso che si aprirà il 13 maggio parteciperanno, infatti, sessanta artisti orafi di fama internazionale, provenienti da tutto il mondo con opere di grandissimo livello, i quali si sono misurati con le tematiche proposte dal Premio, dai Castelli alle miniature, dagli astri all’alchimia, fino alla cultura, all’urbanistica, all’architettura del tempo. Gli artisti, infatti, sono stati ispirati soprattutto dalle mura trecentesche, dagli edifici del potere, ma anche dallo stemma dei Carraresi e dai giochi cromatici di Giotto e del Guariento, con riferimenti espliciti, con spunti per suggestioni astratte, sempre reinterpretati in chiave moderna.
Senza svelare anticipatamente ogni retroscena dell’importante evento espositivo, il pubblico avrà l’occasione unica e irripetibile di conoscere e apprezzare, solo per citarne alcuni: il tedesco Georg Dobler, il quale in una spilla unisce l’immagine di un complesso medievale, e materiali simbolici, come il marmo (rimando all’alchimia) o lo spinello (in riferimento agli astri); Giorgio Cecchetto, il quale, con una collana in alpacca, argento e rame, raffigura Padova, le sue mura e la Torloga, evocando l’affresco di Giusto de’ Menabuoi; Annamaria Zanella, che, con la sua spilla, offre una splendida interpretazione moderna degli angeli del Guariento; e ancora, Bruno Martinazzi, che con la sua collana “Ramo d’oro”, omaggia Petrarca e la classicità, Antje Brauer, la quale, con la sua spilla “Veicolo – Carro”, trasforma le ruote dei Carrresi in movimento, la tedesca Silvia Walz, che, con il suo bracciale “El Secretum”, rappresenta una miniatura di un libro o di una chiesa.
“Anche con questa mostra-concorso – afferma Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova – a distanza di molti secoli, lo stesso ruolo di protagonista rivestito da Padova nel Trecento, grazie ad una signoria illuminata, viene ora assunto da una città moderna, culturalmente e tecnologicamente avanzata, ma con la stessa genialità creativa e operativa, che nell’arte orafa ha trovato la sua forma di espressione artistica più alta.”
“Con il Premio Mario Pinton – prosegue Mirella Cisotto, curatrice della Mostra – Padova rende omaggio alla propria Scuola orafa e segna un ulteriore accrescimento del suo ruolo nella gioielleria internazionale.”
Info
Comune di Padova Settore Attività Culturali
35121 Padova – Italia – Via Porciglia, 35 tel. 049/8204547 – fax 049/8204503 – e-mail: [email protected]
“Premio Int.le Mario Pinton”-Castelli, miniature, astri ed alchimia. La Padova carrarese nel gioiello contemporaneo
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