Mancano pochi giorni all’inaugurazione dell’evento che Milano e l’Italia attendevano da anni: l’Esposizione Universale sul tema dell’alimentazione e della nutrizione, che si terrà nel Capoluogo lombardo da maggio a ottobre 2015, tra speranze, opportunità, scandali e polemiche.
di Vittorio Schieroni
Era il 31 marzo 2008 quando Milano riuscì ad aggiudicarsi l’Expo 2015, un risultato importante per l’intero Paese, che per la verità solo in parte dava segno di intuire l’eccezionalità di un simile evento e le potenzialità di rilancio e sviluppo, non solo per Milano ma per l’Italia intera, che esso avrebbe portato con sé; una Milano che sarebbe tornata ad assumere il ruolo di locomotiva per un Paese dall’economia stagnante e caratterizzato da un diffuso pessimismo. Da allora diversi fattori e circostanze hanno concorso ad attenuare l’ottimismo iniziale: una crisi economica sempre più aggressiva, gli scandali legati agli appalti, il lievitare delle spese e i ritardi incolmabili nello svolgimento dei lavori e altro ancora. Eppure, nonostante queste serie problematiche di cui è impossibile non tener conto, Expo si rivelerà una manifestazione d’importanza mondiale, destinata a segnare in maniera decisiva il carattere della città ospite, catalizzando su di essa l’attenzione della comunità internazionale.
I numeri già da soli sono capaci di dirci qualcosa: decine di milioni di visitatori previsti nei 6 mesi di svolgimento della manifestazione, 1.1 milioni di metri quadri espositivi, 148 i Paesi coinvolti, con 20 Regioni e Città rappresentate, 13 Organizzazioni internazionali e 25 aziende nei padiglioni del Sito Espositivo, migliaia le manifestazioni e gli eventi collaterali che verranno a svolgersi nella città di Milano e nelle città limitrofe sulla scia di questo grande Esposizione che sarà in grado di attirare una massa enorme di persone potenzialmente capaci di presentare nuove opportunità in termini di business.
Expo Milano 2015, che dopo tanta attesa ci trova in un certo senso impreparati e distratti, con la sensazione di non aver fatto tutto il possibile per pianificarlo adeguatamente, dovrebbe rivelarsi nelle intenzioni dei suoi organizzatori occasione di rilancio per l’occupazione e il settore del turismo, un evento che per alcuni si dimostrerà addirittura il momento decisivo per avviare una graduale inversione di tendenza per quanto riguarda l’andamento della nostra economia.
Lo slogan scelto per questa edizione pare azzeccato, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, dove il tema dell’alimentazione e della nutrizione viene preso in esame da molteplici punti di vista: dalle possibilità di estendere l’accesso al cibo e all’acqua ai Paesi più poveri fino alle innovazioni nella filiera alimentare per migliorare le caratteristiche nutritive, la conservazione e distribuzione dei prodotti, dalla prevenzione delle malattie alla ricerca in vista di un’alimentazione più sana per tutti, dal rispetto delle abitudini alimentari locali alle biotecnologie. Un tema di particolare attualità e certamente di grande rilevanza, soprattutto se ad affrontarlo è un Paese come l’Italia, ricco di tradizioni enogastronomiche d’eccellenza.
Più di un secolo è passato dalla prima edizione milanese di Expo del 1906 incentrata sul tema dei trasporti; pochi giorni ancora ci separano dall’edizione 2015, che aprirà il 1 maggio tra speranze, opportunità, scandali e polemiche, senza ancora poter intuire quali risultati, positivi o negativi, verranno conseguiti. Da parte di chi scrive l’auspicio che la manifestazione ottenga il successo sperato raggiungendo gli obiettivi prefissati e affrontando con serietà tutte quelle importanti tematiche sociali, culturali ed economiche legate al tema dell’alimentazione e della nutrizione.
Esposizione Universale Milano 2015, Italia
1 maggio-31 ottobre 2015
Informazioni, collegamenti per accedere al Sito Espositivo e biglietti di accesso: www.expo2015.org
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