di (P.M.P.) - Se ricordate la conversazione di Bellavista, che è il caso di rivedere ogni tanto per rimetterci con piedi per terra (cerca su youtube Il mistero di Bellavista - L’arte moderna ) vedrete che ancora una volta è stata profetica e calza a pennello per il caso di questo “capolavoro” perduto, . o almeno irrimediabilmente danneggiato. O migliorato? La notizia la potete leggere su molti siti : un’opera d’arte di inestimabile valore è stata “spazzata via” per un errore di comprensione con il personale di un museo, infatti una donna delle pulizie del Museum Ostwall a Dortmund ha irrimediabilmente “pulito” un’opera d’arte esposta scambiandola per sporcizia, ossia pattume, munnezza.
When it starts dripping from the ceiling (letteralmente “quando incomincia a piovere dal soffitto”) di Martin Kippenberger, artista tedesco scomparso nel 1997 e celebre per la censura della Rana crocifissa, era valutata 800.000 euro prima della sciagurata azione. Ora è danneggiata, forse irrimediabilmente Il guaio, scoperto per caso alla fine dello scorso mese, ha di fatto “distrutto” l’installazione che consisteva in una serie di listelli di legno a formare una torre con sotto una cofana, dentro cui c’era una mistura di gesso verniciato a simboleggiare l’acqua cristallizzata. La donna delle pulizie scambiandola per dello sporco ha svuotato il contenuto della cofana e l’ha lavata con olio di gomito fino a renderla lucida. Ora il contenitore è vuoto e splendente, ma l’installazione è rovinata per sempre… E sai che guaio! Capolavoro? Artista? Ma smettiamola di dire scemità, guardate le foto! Ora potrei sciorinarvi citazioni dotte in critichese sui significati del fortuito evento, sui messaggi insiti nell’opera di questo artista, cui altra fama si aggiungerà, dopo quella già alta che gli ha dato la rana crocifissa, anche quella sublime provocazione e denuncia di una società marcia, ma vi risparmio questa serie di idiozie. Per le quotazioni dell’artista il danno, con la pubblicità che ne deriva, vale più dell’opera, che comunque a mio parere non vale meno di prima, anzi di più, nobilitata dal sublime gesto popolare e popolano di una donna delle pulizie, che per aver pulito la cofana avrebbe diritto alle giuste roiltyes per aver dato col suo gesto, ignorante quanto sincero e vero e spontaneo. e significativo un ulteriore incremento di valore di questo importante “capolavoro”. Eppure non è la prima volta che succede un fatto del genere. Sempre in Germania, a Dusseldorf nel 1986 un’altra opera, dal titolo emblematico, quella di Beuys “A grease stain” (Una macchia di grasso) fu accidentalmente rimossa anche quella volta da una donna delle pulizie.ed era valutata valutata allora circa 400.000 degli attuali euro. Ma 800,000, (dicasi ottocento mila euro) chi ce li spenderebbe? Io no, nemmeno 800, semplicemente non lo vorrei nemmeno regalato. Datemi pure dell’anticonformista, dell’antiquato, datemi dell’antiquario, che non mi offendo. Ma evidentemente questo è il mio pensiero, e voi se avete soldi da dilapidare accomodatevi. pure, fatti vostri , ché il mondo è bello perché vario. Intanto per esempio nelle nostre aste in questi giorni vanno opere di pittori minori, tipo Giovanni Fattori e Boldini, Cabianca, Zandomeneghi, De Chirico, e Savinio e tanti altri minori come Afro, Moreni, Strazza, Levini e altri sconosciuti, che giustamente nella maggior parte dei casi costano meno, molto meno, forse perché non sono cofane e ranocchie. Ora c’è chi pensa sia bene far fare dei corsi d’arte agli addetti alle pulizie dei musei, ma anche chi pensa di far fare dei corsi di pulizia a diversi artisti. Io opterei per la seconda. Ora prufesso’ permette una domanda? ma tutta chilla munnezza che avimmo visto scorrere colla pioggia isti iurni intu canale vicino Napoli, che è na vera schifezza che tutti i teleggiurnali l’hanno fatta vedè e rivedè, era munnezza vera o per caso qualche grande artista ce l’ave buttata e mo nun la putimmo pulì chiù? Prufessò fatemi capire…