Arte & Dintorni: Metamorfosi in scena al castello di Agropoli , Conversazione con Rosario D’Andrea

Redazione EosArte · August 18, 2010

 di Marcello Mottola - Il Castello di Agropoli, in provincia di Salerno, apre al mondo dell’arte diventando un’attraente vetrina per una collettiva dal titolo “Metamorfosi” *. Dal 12 al 22 agosto 2010 chi avrà l’occasione di visitare ilmonumento medievale potrà apprezzare la 3°edizione della mostra internazionale d’arte di Linea Contemporanea 2010, curata dal critico d’arte Antonella Nigro. Le trasformazioni dell’uomo sono il tema centrale delle opere di pittura, scultura e fotografia realizzate da 100artisti emergenti provenienti da tutta Italia. Partendo da una comuneriflessione sulle Metamorfosi di Ovidio, testo del I secolo d.C. nel quale sono trasmessi numerosi racconti mitologicidell’antichità, pittori e scultori propongono, nei vari ambienti delcastello, in un percorso che si snoda lungo il Camminamento delle Segrete sinoalla Sala dei Francesi, una mostra unica nel panorama estivo della Campania. In quest’affascinante cornice,arricchita dal contenuto imponente della mostra, l’opera dal titolo “Icaro”dell’artista, fotografo e poeta ebolitano Rosario D’Andrea, si caratterizza per un’affascinanteinterpretazione del tema. L’opera,mostrando un linguaggio artistico capacedi riassumere equilibrio formale ed eleganza stilistica, offre coltiriferimenti contenutistici che sono da spunto per indagarel’identità personale dell’uomo. Nell’opera da lei esposta emerge un rimando alla mitologia classica che però si attualizza per diventare un momento di riflessione su un qualcosa di quotidiano? Quando ho pensato alla location della mostra, inevitabilmente,mi è venuto in mente il mito del labirinto. Il castello di Agropoli si prestabene come immagine dedalica, avvolto in intricate mura e attraversato dacorridoi senza fine, ma i suoi ambienti più nascosti non li ho utilizzati perrinchiudere il terrificante mostro taurino, ammazzato per mano di Teseo conl’aiuto di Arianna, ma al contrario per srotolare il filo descritto nel mito alfine che esso funga da guida a chi non ha la possibilità di vedere. Credo che una persona cieca cheha l’occasione di andare a un’esposizione artistica trovi difficoltànell’apprendere cosa vi sia raffigurato, infatti, le opere di pittura ofotografia che, a differenza di una scultura non sono tridimensionali, sonototalmente inaccessibili.

L’opera da me ideata si rivolgeproprio verso questa problematica. All’ingresso del castello ho collocato unparallelepipedo dove nella parte superiore una lamina in scrittura Braille, la grafiaformata da puntini in rilievo utilizzata dai ciechi, reca incisa la frase “comein un labirinto, il nome di Arianna ti guida”. Così, seguendo il filo, chiunquepuò attraversare il castello-labirinto e seguire il percorso da me ideato. Inoltreper un vedente la lamina assume un significato incomprensibile, salvo che nonci sia l’aiuto di una persona non vedente, arricchendo il tragitto di fascino emistero. Dunque è un gomitolo, come quello che Arianna diede a Teseo per non perdersinel labirinto fatto costruire dal Re Minosse nell’isola di Creta, che conduce lo spettatore dalla portad’ingresso sino alla sua opera, posta in un profondo cunicolo nelle segrete delcastello. Questo tipo d’istallazione ha l’intento di astrarsi dal concetto di operapittorica o di scultura per presentare allo spettatore un vero e proprio”percorso artistico”? Naturalmente il filo ci guida intutti gli spazi espositivi del castello snodandosi lungo tutta la mostra e, inultima battuta, esso ha anche l’intento di condurre lo spettatore vedente finoalla parte terminale dell’istallazione, dov’è collocata la mia opera “Icaro”,il figlio di Dedalo inventore e costruttore del labirinto. Secondo il mito entrambifurono rinchiusi nel labirinto e fuggirono in volo mediante ali di cera. Duranteil volo però Icaro si avvicinò troppo al sole a tal punto che la cera chefissava le sue ali si sciolse, facendolo precipitare in mare dove morì. In quest’opera, dove hointerpretato in chiave contemporanea il mito sopradescritto, una persona nonvedente può utilizzare il suo sensibile tatto per leggere le sporgenze delquadro, quasi come se fosse una scultura. Infatti, l’ho realizzata come sefosse un bassorilievo plasmandola con legno compensato, facendo sporgere il bracciodi Icaro, legato a un’ala realizzata con la cera, dal perimetro del quadrostesso. Lei è un artista emergente con una notevole esperienza fatta di mostrein giro per l’Italia. Nel corso della sua carriera però non ha mai rinnegato lesue radici cilentane, infatti, possiamo trovare nella sua arte un costante rimandoalle tradizioni, ai miti e alla cultura della sua terra? Sì, infatti, le mie radicicilentane sono forti: nonna, trisnonno e così via. Parallelamente, soprattuttograzie al mio lavoro, mi trovo a compiere vere e proprie migrazioni in luoghi lontanidal Cilento e ad acquisirne le influenze culturali. Quando poi ritorno a casa quellaparte profondo che è in me, cioè le mie origini, ritorna a essere preponderantee si manifesta nell’espressione artistica, soprattutto attraverso la culturadei miti locali. Da anni sono alla ricerca dellacultura arcaica, come quella che si può trovare nelle terre del Cilento. L’influsso di popolazioni greco-lucanein queste terre è per me fonte d’ispirazione per realizzare lavori d’arte contemporaneautilizzando simboli come guerrieri, armature, figure di personaggi epici edivinità. Non mancano gli elementi naturali come il sole e la luna, fonte dellanostra vita ed anche della nostra morte. Termino ringraziando i curatori dellamostra Metamorfosi e ricordando, a chi farà visita al castello di Agropoli, cheArianna, con il suo aiuto, li guiderà alla ricerca del proprio labirinto. *Linea Contemporanea 2010 presentaMETAMORFOSI a cura di Antonella Nigro. 12 - 22 agosto 2010 Castello Medievale di Agropoli (Salerno) Per “Metamorfosi” espongono gli artisti: Giuseppe Acone, Sara Apone,Domenico Ammendola, Francesca Antonello, Francesca Armiento, Asia_Love, LuciaBarba, Luisa Barba, Emma Belmonte, Claudia Bini, Giordano Bonaventura, LetiziaCaiazzo, Stefania Calabrese, Alessandro Camporaso, Marianna Capuano, FrancescoCarbone, Carmen Lenora Cembalo, Sergio Cantalupo, Pasquale Ciao, Tiziano Ciao,Cinaski, Simonetta Cirella, Giampiero Colombo, Giovanni Coscarelli, CarmineD’Amato, Rosario D’Andrea, Carmine D’Agosto, Giorgio Della Monica, RiccardoDelli Bovi, Barbara De Marco, Elisabetta Demko, Francesca De Vita, Vincenzo DiLuccio, Lello Esposito, Luigi Franzese, Morena Fortino, Helga Freimanner, AlessandroFusco, Gianlucio, Letizia Giannella, Loredana Gigliotti, Tiberio Gracco,Gabriella Granito, Flavia Alexandra Grattacaso, Antonio Guida, SalvatoreIllegittimo, Franco Iuliano, Janare, Kriko, Rossella Lambiase, Gisella Landi,Angela La Rocca, Felice La Sala, Pino Latronico, Rosita Lavorgna, AlessandroPaolo Lombardo, Luispak, Giuseppe Massarelli, Antonella Mazza, RobertaMontemurro, Pasquale Napolitano, Elio Parrella, Vincenzo Paudice, VincenzoPepe, Giuseppe Pesce, Amedeo Pisciottano, Davide Poggi, Gerardo Prota, MartaCecilia Quintana, Paola Rago, Alessandro Rinaldi, Patrizia Rinaldi, MariaRosaria Rizzo, Enrico Salzano, Angela Sellitto, Alberto Tafuri, Giulia Terenzi,Carla Tinelli, Enrico Visconti, Raffaella Vitolo, Valentina Vitolo, LuigiViscido, Andreas Zampella, Elisabetta Zichella, Rudy Zoppi.

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