Secondo lo studio il reddito pro capite scenderà sotto i 17mila euro: nel 2007, all’inizio della crisi, era superiore ai 19.500 euro. In picchiata anche i consumi, che nel 2013 caleranno ancora dell’1,4%, assestandosi ai livelli di 15 anni fa. Negli ultimi dodici mesi hanno chiuso 100mila aziende di Redazione Il Fatto Quotidiano - Gli effetti della crisi continuano a farsi sentire. L’ultimo allarme lo lancia Rete imprese Italia, che in uno studio evidenzia come i redditi nel 2013 scenderanno ulteriormente, assestandosi a un livello pari a quello di 27 anni fa. Secondo l’analisi di Rete Imprese Italia il dato scenderà a meno di 17mila euro: 16.955 euro contro i 17.337 euro dello scorso anno. Tra il 2011, quando il reddito disponibile era di 18.216 euro, e il 2012 il calo era stato del 4,8%. Nel 2007, anno di inizio della crisi, il reddito disponibile reale era di 19.515 euro. In picchiata anche i consumi reali pro capite che, secondo lo stesso studio, nel 2013 caleranno ancora dell’1,4% e scenderanno ai livelli di 15 anni fa. Lo scorso anno il calo era stato del 4,4% rispetto al 2011: 15.920 euro a testa contro i 16.654 euro dei dodici mesi precedenti. Per il 2013 la spesa si dovrebbe attestare a 15.695 euro a testa. Brutte notizie anche per le imprese. Nei primi nove mesi del 2012 hanno chiuso i battenti oltre 216mila imprese artigiane e dei servizi di mercato. Le iscrizioni ammontano invece a poco meno di 150mila (147mila per l’esattezza) per un saldo tra mortalità e natalità negativo per 70mila unità. Secondo le stime dell’associazione, nei dodici mesi sono circa 100mila le imprese “scomparse”.