Impegno davvero straordinario, da parte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. Nel quadriennio 2008-2011 l’istituzione, presieduta dall’avvocato Michele Gremigni, ha infatti erogato complessivamente oltre 34 milioni di euro (pari ad un quarto dei contributi stanziati complessivamente) sostenendo 475 progetti di ricerca e risultando determinante per la vita di prestigiosi laboratori e centri noti in tutto il mondo. Ne sono un esempio, tra i tanti, il Cerm, il Cism, il Crist, il Lens dell’Università di Firenze. Il bilancio dell’attività svolta in questo campo e i riflessi che essa ha sul territorio è stato fatto, per la prima volta, stamani in una conferenza stampa dal presidente Gremigni e dal rettore dell’ateneo fiorentino Alberto Tesi alla presenza dei direttori di vari istituti e centri di ricerca. L’ Ente ha infatti diretto le proprie erogazioni favorendo l’allestimento di laboratori e centri di ricerca e, successivamente, ha contribuito anche al loro relativo funzionamento consentendo sia l’acquisto di materiali e macchinari d’avanguardia sia favorendo la permanenza di giovani ricercatori, attraverso assegni di ricerca, borse di studio, contratti di ricerca. Le erogazioni sono state destinate alla ricerca biomedica svolta presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi e ad altre strutture scientifiche dell’Ateneo fiorentino e del Cnr finanziando l’acquisto di apparecchiature e sostenendo progetti di ricerca competitivi a livello internazionale. Molti di questi centri sono così entrati a far par parte di reti di eccellenza a livello europeo e attraggono oggi a loro volta ricercatori dall’estero. Le erogazioni dell’Ente Cassa hanno anche permesso la nascita di centri di servizi che, per le tecnologie in dotazione, sono utilizzati dalle aziende del territorio ma anche da importanti marchi nazionali. ‘’Siamo particolarmente orgogliosi di avere contribuito al potenziamento di laboratori che sono diventati così competitivi a livello mondiale – ha osservato il presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Michele Gremigni – tanto che abbiamo organizzato, su proposta del nostro socio Ivano Bertini e assieme all’Università di Firenze, una visita al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, in programma domani sera. Solo vedendo questi centri di eccellenza si può avere chiara dimensione di quanto sia stato prezioso il contributo dell’Ente che, in piena attuazione di quanto previsto dallo statuto, ha da sempre destinato risorse alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica individuando in tali settori la leva strategica di sviluppo per i prossimi anni. L’Ente Cassa ha anche finanziato la costituzione di una Biobanca, strumento indispensabile per la moderna ricerca biomedica, costituita secondo tutti i critedi europei di conservazione ed utilizzazione dei campioni. Il nostro Istituto –ha proseguito Gremigni - si è così fatto carico di dotare questi centri di apparecchiature all’avanguardia e di permettere ai migliori giovani di potervi lavorare offrendo loro l’opportunità di non lasciare il nostro Paese e, nello stesso tempo, di attrarre ottimi ricercatori di altre nazionalità. La soddisfazione, l’entusiasmo, la passione che notiamo nei volti di coloro che lavorano in questi laboratori, ci confermano ancora la bontà della nostra scelta e ci infondono nuovo slancio per proseguire con ancora maggiore determinazione’’. “L’ateneo fiorentino rappresenta, nel contesto nazionale, una delle più grandi organizzazioni per la ricerca e la formazione superiore. E la ricerca risulta stabilmente un punto di forza del nostro Ateneo, come conferma anche la valutazione nazionale – ha detto il rettore Alberto Tesi – Per raggiungere questo risultato occorre un sistema di infrastrutture per la ricerca, dove si concentrino attrezzature e competenze, come avviene appunto al Polo Universitario di Sesto. Da tempo, ad esempio, l’Unione Europea finanzia le infrastrutture per promuovere l’accesso dei ricercatori: di queste reti europee fanno parte, da sempre, il Cerm e il Lens. Tale sistema deve essere sostenuto se vogliamo che la ricerca rimanga ai più alti livelli. Il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio, che l’occasione odierna mi permette di ringraziare ufficialmente – ha aggiunto Tesi - ha offerto un supporto indispensabile per questo obiettivo. Ma ricordo che l’Ente ha finanziato anche borse di studio per i dottorati e assegni di ricerca, intervenendo cioè a sostegno dell’altro fattore essenziale per la crescita del sapere, la formazione dei giovani ricercatori. Un impegno particolarmente significativo, che l’Ateneo si augura possa proseguire. Vorrei citare, infine - ha concluso il rettore - il contributo a favore dell’Incubatore Universitario Fiorentino, anch’esso con sede presso il polo di Sesto, per la realizzazione di un’infrastruttura informatica necessaria per le fasi di pre-incubazione dei progetti d’impresa. Una dimensione della ricerca scientifica, sempre più importante, è infatti il trasferimento delle conoscenze e la diffusione dell’innovazione nel sistema produttivo in modo che possa essere l’intero territorio su cui insiste l’ateneo ad usufruire della buona qualità della ricerca di base e applicata che si svolge nei nostri dipartimenti, nei nostri centri e nei nostri laboratori”. Alla conferenza stampa sono intervenuti il prorettore al trasferimento tecnologico Marco Bellandi e i direttori dei seguenti centri e istituti di ricerca: CERM (Centro Risonanze Magnetiche), Ivano Bertini; CISM (Centro Interdipartimentale di Spettrometria di Massa), Gloriano Moneti; CRIST (Centro Interdipartimentale di Cristallografia Strutturale), Paola Paoli; INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Pier Andrea Mandò; LENS (Laboratorio Europeo di Spettroscopia non Lineare), Diederik Wiersma. Ha partecipato anche il prof. Paolo Blasi, consigliere di amministrazione dell’Ente Cassa ed ex rettore dell’ateneo fiorentino.