Per fortuna da qualche anno si comincia con puntualità ad uscire dalle nebbie della dimenticanza, e con la ripetizione, non semplicemente dovuta, si sancisce che la congiura del silenzio e dell’ignoranza si spezza di nuovo e sappiamo qualcosa di più di quei 350.000 italiani abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia che dovettero scappare ed abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti, incalzati dalle bande armate jugoslave. Migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento titini. Il 10 febbraio quindi manifestazioni in tutta Italia, mobilitazione sul web e una maratona radio. Anche quest’anno CasaPound Italia promuove una serie di iniziative per non dimenticare i martiri delle foibe. Domenica 10, in occasione del Giorno del Ricordo, fiaccolate e cortei saranno organizzati da Cpi in una cinquantina di città italiane mentre una delegazione del movimento, guidata dal candidato premier Simone Di Stefano, alle 10, renderà omaggio ai caduti della Rsi al campo della memoria di Nettuno. Commemorazione on line poi, tra le 11 e le 12, per la sesta edizione di “Io non scordo”, manifestazione virtuale organizzata da CasaPound Italia e Radio Bandiera Nera. Su social network, blog e forum migliaia di aderenti e simpatizzanti di Cpi ricorderanno le vittime dei massacri titini con un Tricolore listato a lutto e osservando un’ora di silenzio. Inoltre, a partire dalle 12, il Giorno del ricordo sarà celebrato anche su Rbn, la web radio del movimento, con un lungo speciale fatto di interviste, musica e letture. “Lo scorso anno - ricorda CasaPound Italia - il Giorno del ricordo fu segnato da una serie di episodi di violenza e prevaricazione da parte di chi, per motivi puramente politici e strumentali, vorrebbe far dimenticare il massacro di decine di migliaia di italiani da parte delle truppe titine. A quasi dieci anni dall’approvazione della legge che riconosce il sacrificio di quei nostri connazionali, avvertiamo dunque ancora più forte la necessità di celebrare questa data e contrastare con il ricordo qualsiasi forma di minimizzazione e negazionismo. Ma quest’anno vogliamo esprimere un auspicio in più: che nessuno abbia la tentazione di utilizzare questa ricorrenza a fini propagandistici e che tutta la comunità nazionale voglia ribadire che ‘la verità non può essere infoibata’”. Fra gli articoli del sito sull’argomento leggi anche; 5 Feb 2008, di Pierluigi Massimo Puglisi Roma, Foibe, Martiri dimenticati, una mostra per spezzare la congiura del silenzio Nel rifugio antiaereo si salvava la pelle. Nelle foibe si perdeva la vita. La Mostra è nel bunker sotterraneo conservato come ai tempi della Seconda Guerra Mondiale…