La scena inglese sembra essere un’inesauribile fonte di band di alto livello che si preparano a sconfinare dalla terra d’Albione ed arrivare fragorose alle orecchie di tutta Europa. Tra quelle di maggior successo, visto il debutto di gennaio 2009 al n°1 della classifica UK degli album, ci sono i White Lies. E’ bastato un solo singolo, To Lose My Life, con le sue arie new wave e dark per far balzare i White Lies da perfetti sconosciuti a band di successo su radio e TV italiane, un successo pronto ad essere bissato dalle atmosfere cupe ed oscure del nuovo estratto Death. Sia Death che la hit To Lose My Life sono estratti dall’album To Lose My Life Or Lose My Love (Universal), album dalla fattura quasi perfetta nella sua ricerca attraverso la new-wave e le sonorità anni ’80; un disco per coloro che amano The Cure, Joy Division ma anche Interpol e The Killers. Dal vivo il trio originario di Ealing (vicino Londra), messo sotto contratto dalla Fiction Records (nel suo roster tra gli altri The Cure, Yeah Yeah Yeahs, Elbow e Snow Patrol), dipingono atmosfere scure e raccolte, ma capaci di esplodere in un attimo con eclettismo pop-rock davvero invidiabile per la sua particolarità e per energia. Nei testi, anch’essi bui e crepuscolari, è la voce diretta, decisa e teatrale di Harry Mc Veigh ad uscire e governare la scena mentre le ritmiche di Charles Cave (basso) e Jack Lawrence Brown (batteria) si rincorrono insieme alle chitarre e le tastiere, sempre ad opera di Harry. I White Lies sono indubbiamente una delle sorprese del 2009. Una band capace di mostrare i muscoli ma anche di regalare la malinconia dolcissima della new wave più classica e raffinata. INFO
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