Il nuovo progetto di Amy-d è incentrato sulle potenzialità artistiche del grafene. Il progetto, frutto di una lunga gestazione e realizzato con la collaborazione di importanti partner di ambito scientifico, vede coinvolti cinque artisti che sperimenteranno le potenzialità del materiale in campo artistico, realizzando opere ad hoc per l’iniziativa. di Vittorio Schieroni La galleria d’arte contemporanea Amy-d Arte Spazio di Milano ha appena inaugurato “The transparent dream“, progetto di sperimentazione artistica su un materiale innovativo e particolarissimo: il grafene, oggetto di studio da parte della comunità scientifica internazionale per le sue molteplici caratteristiche - dalla leggerezza alla resistenza, fino alla trasparenza - che lo renderanno uno dei materiali del futuro, potenzialmente in grado di rivoluzionare diversi ambiti del nostro vivere. La titolare di Amy-d, Anna d’Ambrosio, che per diversi mesi ha curato in ogni singolo dettaglio il procedere dell’iniziativa, ha ideato un progetto tra arte e scienza che ha avuto come prima tappa una serata di inaugurazione tenutasi giovedì 29 maggio 2014 presso la sede di Amy-d, con un momento di presentazione ufficiale, una mostra personale di opere di Mattia Novello e un laboratorio, che ha permesso ai partecipanti di approcciare al materiale in maniera diretta. Durante la presentazione, alla quale hanno partecipato lo staff di Amy-d e i rappresentanti dei partner tecnici, è stato affidato a cinque artisti - Annalù Boeretto, Giuliana Cunéaz, Diamante Faraldo, Mattia Novello e Lorena Pedemonte Tarodo - il compito di sperimentare il materiale sotto forma di fogli, inchiostri, polveri e aerogel per la realizzazione di opere d’arte sfruttando e mettendo in luce le sue diverse specificità. Come suggerisce Jaqueline Ceresoli nel testo critico su “The transparent dream”, si verrà idealmente a «dare una forma alla trasparenza con opere che renderanno concreta quell’inafferrabile e diafana inconsistenza dell’invisibile. Le loro opere declineranno la trasparenza, materializzata nel grafene non come difetto ma un’opportunità di rimodellare il presente come una proiezione del futuro». “The transparent dream”, il più recente progetto realizzato dalla piattaforma economART avviata da Amy-d nel 2009 per sondare le interrelazioni positive e negative tra arte ed economia per un’economia di qualità, si avvale della collaborazione di importanti partner, quali Festival della Scienza di Genova, Università degli Studi di Salerno, Politecnico di Milano, IIT - Istituto Italiano di Tecnologia, Pentachem, Nanesa, AMA Composites, Picothec, Italfim, che sono stati coinvolti attivamente in base alle diverse attività che portano avanti. L’idea di avvicinare l’arte alla scienza - due ambiti solo apparentemente distanti - attraverso un progetto di sperimentazione sui materiali è stata accolta con grande entusiasmo dai rappresentanti dei partner tecnici con cui si è avuto modo di poter entrare in contatto. In particolar modo si vuole citare Manuela Arata, Presidente del Festival della Scienza di Genova, che ha organizzato il laboratorio, fornito le spiegazioni di base e consegnato oggetti e materiale, e Alberto Donelli di AMA Composites, azienda attiva nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione dell’aerogel di silicio. Arata e Donelli hanno sottolineato come ricercatori e artisti abbiano diversi punti in comune per la loro attività di studio e sperimentazione e hanno voluto ricordare come tanti materiali e tante nuove tecnologie siano stati sviluppati da persone lontane dall’ambito scientifico, mettendo in luce l’importanza di una ricerca artistica attiva e concreta, che permetta all’artista di entrare in contatto con i materiali, con le loro caratteristiche e le possibili applicazioni nella vita di tutti i giorni. “The transparent dream. Per un’economia di qualità” A cura di Anna d’Ambrosio Amy-d Arte Spazio, Via Lovanio 6 (MM2 Moscova), 20121 Milano 29 maggio-21 giugno 2014 Orari galleria: lunedì-venerdì 9-12 e 15-19, sabato su appuntamento Informazioni: www.amyd.it, [email protected], +39.02.654872 In collaborazione con Festival della Scienza di Genova, Università degli Studi di Salerno, Politecnico di Milano, IIT - Istituto Italiano di Tecnologia, Pentachem, Nanesa, AMA Composites, Picothec, Italfim, KUBO Effetti Speciali, Hestetika.