PierLuigi Massimo Puglisi - Dal 12 al 20 febbraio si rinnova l’appuntamento con “Unica”, la manifestazione internazionale di alto antiquariato che inaugura la sua XXV edizione a ModenaFiere. La kermesse modenese si è affermata come una delle mostre mercato più apprezzate d’Europa grazie alle rarità dei suoi tre saloni: Modenantiquaria, Excelsior e Petra. Torna poi “Art&Food”, il ristorante gastronomico all’interno dell’esposizione che propone menù d’autore di grandi chef E’ “Unica” il nome e la dichiarazione d’intenti della XXV edizione della manifestazione internazionale di alto antiquariato che torna ai padiglioni di ModenaFiere dal 12 al 20 febbraio 2011. Nei tre saloni che compongono l’esposizione - Modenantiquaria, Excelsior e Petra - si alternano su un’area espositiva di 20.000 metri quadri le proposte più prestigiose delle selezionatissime 200 gallerie che hanno reso la manifestazione una kermesse internazionale d’alto antiquariato sinonimo di eleganza e originalità. Da oltre 20 anni Unica è la sola rassegna nel panorama europeo a dipingere un affresco completo e variegato dell’arte antica: questo grazie alla rassegna di pittura Excelsior, esclusivamente focalizzata sulla produzione dell’800, alle antichità per esterni di Petra, fino ai gioielli, le supellettili e i mobili più rari ed eleganti di Modenantiquaria. Unica, con “Fine Art Expo” - il payoff che evidenzia come l’intera manifestazione tenda a trasformarsi sempre più in un carosello di eventi legati all’arte e al suo mercato - si prefigge di centrare ancora una volta gli obiettivi culturali e commerciali di assoluta esclusività, intensità e, appunto, unicità. Nata alla fine degli anni ’80 su ispirazione di giovani appassionati e collezionisti, Modenantiquaria ha saputo cogliere in anticipo le tendenze del gusto e raccogliere l’attenzione di un pubblico colto e raffinato, ponendosi come punto di riferimento fondamentale nel mercato dell’arte antica. Anche quest’anno a Unica i tesori dell’antiquariato sposano l’alta cucina: Art&Food, il ristorante gastronomico interno al quartiere fieristico diventa teatro delle performance culinarie di grandi ristoratori che curano quattro pranzi e una cena, proponendo diversi menù d’autore. Sono infatti i famosi chef Fabio Drudi del Ristorante “Azzurra” di Riccione, Gioacchino Pontrelli del ristorante “Lorenzo” di Forte dei Marmi, Lucio Pompili del “Symposium” a Serrungarina (PU) e Marco Bottega del ristorante “Aminta Resort” di Genazzano (Rm) a firmare le quattro diverse proposte-degustazione, ad ogni appuntamento a tavola, tra cui sarà possibile scegliere. Per la venticinquesima edizione di Unica, poi, i visitatori sono accolti nella hall di ingresso di Unica da un’installazione firmata da Simone Micheli, architetto di fama internazionale. Simone Micheli ha anche progettato l’area “domusnova”, uno spazio in cui si incontrano passato, presente e futuro. Un magico rifugio domestico, una casa che è anche una nuova grotta metropolitana, caratterizzata da coinvolgenti connessioni tra classicità, contemporaneità e futuro. La manifestazione è organizzata da studio Lobo srl di Correggio, in collaborazione con Ascom Confcommercio di Modena, il Sindacato Autonomo Mercanti d’Arte Antica Modenesi e realizzata con il contributo di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gruppo Montresor e Vivai F.lli Tusi. Ma Unica-Modenantiquaria è anche un’ottima occasione per chi cerca investimenti durevoli. I dati raccolti nel tempo ci dicono che la kermesse conta su un bacino d’utenza molto vasto, interessato all’arte o agli investimenti alternativi; si tratta di un pubblico fidelizzato, composto per la maggior parte da professionisti e operatori economici, residenti non solo in Emilia, ma anche in tutto il territorio nazionale, con picchi dal Veneto, dalla Lombardia e dalla Toscana. Unica è la mostra d’alto antiquariato più visitata d’Italia e altissima è la percentuale, tra il pubblico, propensa a uno o più acquisti, con cifre comprese in media tra 5.000 e 100.000 euro. A Unica verrà presentato il “1° Rapporto sul mercato dell’antiquariato in Italia” commissionato a Nomisma e realizzato in collaborazione con i più prestigiosi antiquari e galleristi italiani. Il Rapporto ha la finalità di fornire a investitori e appassionati gli indici dei prezzi e gli indicatori di liquidità e rilevare le tendenze di mercato.
Modenantiquaria: l’alto antiquariato nell’arredo di interni Nucleo originario di Modenantiquaria è il Salone dell’alto antiquariato: 7.000 metri quadrati di esposizione organizzata secondo una rigorosa planimetria, che si rivela al visitatore favorendo la scoperta delle meraviglie esposte dalle singole gallerie, con infiniti spunti per l’arredamento di interni raffinati ed esclusivi. Ogni antiquario espositore ha scoperto, nel corso della propria attività, un capolavoro assoluto, un opera di ingegno di incomparabile bellezza; un ritrovamento che non ha eguali. Questi capolavori verranno esposti all’interno degli stand e andranno a formare il corpus di una irripetibile mostra che, simbolicamente, testimonierà la passione e l’impegno che accomuna tutti gli antiquari presenti alla venticinquesima edizione di Modenantiquaria; una vera a propria “Wunderkammer” diffusa. Tra le tante opere esposte dalle oltre 100 gallerie presenti, il pubblico di appassionati potrà ammirare e acquistare mobili dal ‘500 allo stile Decò, dipinti, ceramiche e maioliche, oggetti d’arte, gioielli e orologi, tappeti, antiquariato orientale, precolombiano e africano. I colori, le luci e le simmetrie dell’allestimento contribuiscono poi con la ricercatezza e l’equilibrio della composizione a esaltare il pregio e l’unicità delle opere.
Petra: XVIII Salone di Antiquariato per parchi e giardini Unica rassegna di questo genere in Europa, da diciassette anni Petra è diventata sinonimo di antiquariato per esterni. Nello splendido giardino indoor, il migliore antiquariato per parchi e giardini fa bella mostra di sè per un pubblico sempre più vasto. Con una proposta selezionata di antichi arredi per esterni e preziosi elementi architettonici di recupero, Petra evoca atmosfere en plein air e suggerisce un uso creativo nelle ristrutturazioni edili di materiali eterogenei: fontane, colonne, capitelli, antichi vasi in cotto, pavimentazioni per esterni e interni, inferriate e cancelli, porte e camini. Qui le aree verdi diventano oggetto di architettura ed esaltano il valore dell’immobile. Petra continua a crescere: aumenta la varietà di arredi d’epoca, il pregio dei materiali architettonici, la presenza di un pubblico affezionato e l’apprezzamento degli operatori del settore. Excelsior: X Rassegna d’Arte Italiana dell’800 Excelsior, la rassegna di pittura esclusivamente focalizzata sulla produzione italiana dell’800, giunge quest’anno alla sua X edizione. Con uno spazio espositivo dedicato - di tremila metri quadrati ma raccolto e meditato - e con piccole invasioni nell’arte del primo ‘900, tra avanguardie e persistenze, Excelsior focalizza l’attenzione sulla pittura italiana del tardo ‘800 e si pone come prestigiosa vetrina per raffinate opere d’arte. Le oltre 20 gallerie presentano un vastissimo repertorio di pittura del XIX secolo, all’interno del quale sono presenti opere dei maggiori autori delle varie scuole regionali italiane: dai macchiaioli toscani ai pittori napoletani, dai veneti agli scapigliati lombardi, senza tralasciare gli autori emiliani e meridionali. È proprio il valore artistico delle opere esposte, l’eccellenza di ritratti, nature morte, marine, paesaggi rurali e scene di vita domestica ad attirare un numero sempre crescente di esperti e collezionisti. Excelsior incrementa, così, un mercato che si propone di offrire oggetti e consulenze d’alto livello qualitativo, ma molto concorrenziali sul fronte del prezzo: con i suoi capolavori la rassegna contribuisce a rendere fruibile il patrimonio pittorico italiano a un pubblico sempre più numeroso di curiosi, amanti e mercanti. Anche in questo salone i visitatori più esigenti trovano soddisfazione alla loro passione per il bello e l’antico.
La mostra collaterale: “L’Italia s’è desta” Unica celebra i 150 dell’Unità nazionale con “L’Italia s’è desta”, una mostra che illustra come la pittura italiana abbia rappresentato gli eventi che portarono il nostro Paese alla conquista dell’indipendenza. La mostra, curata da Elisabetta Barbolini Ferrari, raccoglie dipinti dei maggiori pittori di fine Ottocento, da Giovanni Fattori a Domenico Induno, da Sebastiano De Albertis a Giovanni Serritelli, che raccontano atmosfere e contraddizioni di un’epoca che ha visto nascere la nostra nazione. Ma non mancano cimeli d’epoca come armi e divise e sono esposti persino i primissimi esemplari di bandiera tricolore: i visitatori possono ammirare oltre 30 pezzi.