Dopo la sua personale del 2011, Nicole Voltan torna a esporre al Whitecubealpigneto, galleria romana d’avanguardia diretta da Rossella Alessandrucci e Antonio Martini. Fino al 28 febbraio l’artista veneta, romana di adozione, ha scelto le pareti bianche di un perfetto cubo espositivo per tessere le sue 88 trame che spiegano il mondo. di“Rossana Calbi Vivi pure, ma penzola, malvagia, e perché tu non stia tranquilla per il futuro, la stessa pena sia comminata alla tua stirpe e a tutti i tuoi discendenti!” * Così Atena trasformava e malediceva la sfrontata Aracne per la sua hýbris. Forse gli antichi dei dell’Olimpo avrebbero considerato anche il lavoro di Nicole Voltan carico di superbia nei confronti del divino. L’artista di Mestre fa nel suo nuovo lavoro una ricerca meticolosa, sia nello studio che nella realizzazione, tanto che la stessa Atena, la dea vergine che colpì con la maledizione la tessitrice della Lidia avrebbe potuto invidiare la perizia, non solo manuale, ma anche dell’intelletto che la Voltan dimostra nelle sue 88 trame. Gli dei del pantheon greco sono lontani dal nostro mondo; noi ammiriamo, forse con piglio romantico, l’Ulisse dantesco che per amore di conoscenza si dirige verso le colonne d’Ercole; così come nelle 88 trame di Nicole Voltan ammiriamo la grazia con cui l’artista rende omaggio alla natura usando la sua capacit� artistica. “Noi siamo fatti di polvere di stelle: ogni atomo di ogni elemento presente nel nostro corpo, eccezion fatta per l’idrogeno, è stato prodotto all’interno delle stelle, è stato poi disseminato nell’universo per mezzo di grandi esplosioni stellari, ed è stato infine riciclato per diventare parte di noi stessi.”* A questo concetto si rifà Nicole Voltan che racconta le sue costellazioni appendendole alle pareti del Whitecubealpigneto. L’artista spiega il suo lavoro pratico con molta semplicità. La Voltan si incammina sul percorso di Fetonte, il mito che l’ha più colpita nello studio della mitologia legata alle stelle e sorride mentre accenna ai concetti di entropia. La scienza e le sue nuove teorie, la letteratura mitologica, la semplicità dell’ago e del filo per raccontare ciò che sovrasta la nostra testa. “L’arte deve essere divulgativa”, spiega Nicole Voltan e dà maggiori delucidazioni dell’intero percorso evolutivo di questo progetto in un libro d’arte rilegato a mano e personalizzato in ogni copia, il suo intero percorso evolutivo. Le sue stelle sono sezionate e raccontate per illuminare il pubblico. Una ricerca artistica molto ampia che vede la giovane Nicole pronta a cimentarsi in percorsi sempre nuovi con coraggio e determinazione. L’impressione che si ha nell’entrare nel mondo di Nicole Voltane è quello di dover guardare meglio ciò che ci circonda, perché ci sentiamo presi dalla sua osservazione precipua e particolare, ma tutto avviene con naturalezza. Nicole Voltan tesse “una trama da cui siamo catturati e di cui ci sentiamo inconsapevolmente parte”, spiegano Teresa Buono e Claudia Fiasca nel testo critico di presentazione dell’istallazione site-specific. Tra i mille aghi della Voltan possiamo percorrere il racconto di una storia che c’è stata prima di noi e che ci sarà anche dopo, ma che continuiamo a raccontare in mille modi per poter sentirci parte di questa. *Ovidio, Metamorfosi, traduzione di Piero Bernardini Marzolla, Einaudi. Dal libro VI, vv. 136-139 *John Gribbin, Polvere di stelle, Garzanti Info: 88 trame di Nicol Voltan, dal 23 al 28 febbraio 2013 - prorogata fino all’8 marzo 2013 presso la Whitecubealpigneto, via Braccio da Montone 93, Roma http://www.whitecubealpigneto.com/