di Rossana Calbi - Finalmente editi in Italia, grazie alle edizioni Logos, i “bellissimi incubi” di Nicoletta Ceccoli. Dopo l’accurata edizione del 2010 della casa editrice francese Soleil, l’illustratrice sammarinese arriva nelle distribuzioni italiane grazie a Logos. La casa editrice modenese conferma l’attenzione alle nuove tendenze artistiche. Una delle poche in Italia a lavorare bene nella scelta degli autori e nella realizzazione del “prodotto” libro. I sogni femminili della Ceccoli sono stati catturati dalla Logos che ha riproposto l’edizione curata da Clotilde Vu e Barbara Canepa, altra bravissima illustratrice italiana, mantenendo in toto l’impostazione grafica, anch’essa curata da un’altra artista italiana, Zoe Lacchei.
Nel 2010 il catalogo firmato Soleil era stato presentato in occasione della personale di Nicoletta Ceccoli per la Dorothy Circus Gallery, l’unica galleria italiana che segue quest’artista surreale e inquietante nella dolcezza del tratto. Alexandra Mazzanti, la direttrice della galleria romana, mostrava un’Alice che non si ritrovava nel Paese delle meraviglie, ma era rinchiusa in Incubi Celesti. Dopo due anni, è uscita l’edizione italiana di Beautiful Nightmares e alla Dorothy Circus lo sguardo è allettato con un’opera della Ceccoli inserita nella collettiva Green Blood, conclusasi il 20 luglio; l’Allurement di Nicoletta è delicato, sottile, per questo ancora più invitante. In tutti i lavori di quest’artista, raccontati nel libro d’arte della Logos, non è descritta una sensualità esplicita. Gli occhi delle sue bambine sono grandi, spalancati, non lasciano trasparire dolore o gioia, assecondano un incontro che può essere anche uno scontro, ma non c’è dramma. L’incubo è avvolto nella nuvola, quindi può trasformarsi, ma può rimanere sempre lo stesso e ripetersi in diverse letture. Le bimbe della Ceccoli sono tranquille silenziose, vivono nel loro mondo e da quello non vogliono uscire. Non devono crescere, non devono affrontare il mondo reale, non ne sentono l’esigenza. Il loro spazio è il sogno. “Non mi sento ancora adulta, piuttosto un ramo tagliato, o una bambola.” Scrive nella presentazione di Beautiful Nightmares, Kate Bernheimer, scrittrice di libri per bambini che ha già collaborato con la Ceccoli ne La bambina nel castello dentro il museo, edizioni Arka; anche in questa favola, la bambina rimane nel castello, luogo dorato dove si sente sola, ma protetta. Solo in questo mondo sicuro le fanciulle eteree della Ceccoli possono emanciparsi e cavalcare il loro drago e trasformandosi in carnefici come in Contrary Mary. Possono loro stesse decidere se cedere al male, non riconoscendo in esso un vero pericolo, ma ritrovandoci una parte del proprio io, ed Eva è complice del serpente, non più creatura crudele, ma buffo animale, piccolo e quasi insignificante rispetto alla bellezza della fanciulla, che cede a se stessa più che alla tentazione. Nella sua torre è raggiunta da un messaggero, non dal dolore, il dolore è già con lei come la gioia, i suoi occhi devono aprirsi e scoprirli entrambi.
La libertà di essere se stesse con le proprie paure e i propri timori, con il desiderio di autoaffermazione, tutto questo è nei sogni fanciulleschi portati sulla tela di Nicoletta Ceccoli, la cui prossima mostra Curiouser & Curiouser sarà ospite da AFA, New York, a novembre di quest’anno. Si diventa “più curiosi” quando quello che vediamo sembra candido e puro e nasconde un velo di triste malinconia e di sottile sensualità, si cerca di capire come gli elementi si possano combinare assieme fino a scoprire che le figure delicate e morbide della Ceccoli sono ricordi di desideri che avevamo dimenticato, ma che forse ritroveremo la prossima notte.
Nicoletta Ceccoli, Beautiful Nightmares, Logos edizioni, pag. 136, € 35