Mille miliardi di euro all’anno. E’ la stima dell’evasione e dell’elusione fiscale in Europa rivelata dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, con un post sul suo profilo Twitter ha annunciato che la lotta all’evasione fiscale sarà al centro del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione Europea il prossimo 22 maggio a Bruxelles. “Dobbiamo approfittare dell’accresciuto slancio politico per affrontare questo problema cruciale”, ha esortato Van Rompuy, sottolineando come “stia anzitutto ai Paesi membri occuparsene, ma non possano farlo da soli o in isolamento, essendo un problema che va al di là delle frontiere”. E dunque, ha concluso auspicando che l’Europa “parli con una sola voce”, “accolgo con favore i segnali politici importanti arrivati da molti Paesi europei sul segreto bancario e sulla lotta all’evasione”. Van Rompuy ha sottolineato che i mille miliardi di euro sono equivalenti al Pil della Spagna, al bilancio europeo per i prossimi sette anni e a cento volte il programma di aiuti concordato per Cipro. L’evasione fiscale “è ingiusta per i cittadini che lavorano duramente e pagano la loro quota di tasse perché la società funzioni - ha denunciato Van Rompuy in un videomessaggio -; è ingiusta per le società che pagano le tasse ma che trovano difficile competere perché altri non le pagano ed è un problema serio per quei paesi che hanno bisogno di risorse per ripristinare finanze pubbliche solide”. Consapevole della necessita’ di un sistema fiscale che sia “equo ed efficiente”, il presidente del Consiglio europeo ha deciso dunque di mettere il tema della lotta all’evasione fiscale in agenda al vertice del 22 maggio.