di Francesca Guerisoli Una bara divenuta panchina: questo il soggetto di Relax, l’opera che ha vinto il Premio Epson per la Ricerca artistica, giunto alla sua terza edizione. Il premio è stato assegnato il 4 dicembre 2008 in occasione dell’inaugurazione di “Public Improvisation” presso Fabbrica del Vapore, mostra costituita dai lavori degli allievi del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti.
L’ autore di Relax è Oppy de Bernardo, artista trentanovenne di Locarno che affianca all’attività artistica l’insegnamento nella scuola, dichiara di avere “una predilezione per gli ambienti fortemente connotati dal punto di vista evocativo e simbolico”. La vittoria - decretata da una giuria composta da Carla Conca (Business Manager Videoproiettori di Epson Italia), Giorgio Verzotti (critico d’arte e curatore) e Corinne Diserens (curatrice e critico d’arte) - è avvenuta “per la capacità di intervenire con mezzi e procedure semplici su materiali che assumono forte spessore simbolico grazie all’uso che ne fa la collettività“. Chiave del corso era infatti il visiting professor Yona Friedman, che sostiene che “per essere accessibile al pubblico generico, l’arte deve utilizzare tecniche semplici, facili da adottare”.
Le opere dei ventitre giovani artisti internazionali che hanno preso parte alla XIV edizione del Corso Superiore di Arti Visive sono distribute su tre capannoni. Ogni artista ha declinato il tema del corso - l’improvvisazione e le tecniche semplici di creazione dell’opera - con mezzi diversi, dal disegno alla fotografia, dalle installazioni alle performance e al video. Tra i lavori più interessanti vi sono Wind’s resistance di Ciro Vitale (Scafati, SA, 1975), che parla di memoria storica, della sua fragilità e della necessità di preservarla mettendo in scena ventilatori in funzione e registrazioni audio di chi ha fatto la resistenza. Tale lavoro entra in relazione con Ralax di Oppy de Bernardo, ad essa frontale, creando - volendo o meno - una terza situazione: l’aria messa in moto dai ventilatori e i sussurri arrivano all’orecchio di chi sosta sulla bara-panca. Interessanti sono inoltre i video di Einot Amir (Gerusalemme, 1979 - vive a New York): A Light Bulb with Little Lines mostra parti di campagna elettorale con un Obama in cartone; mentre Border Ball, realizzato in collaborazione con Treasa O’Brien (Dublino, 1978 - vive a Cork, Irlanda) presenta una partita di pallavolo immaginaria tra i due lati della terra di confine Italia-Svizzera, una sfida impossibile contro l’idea di demarcazione geografica, politica e delle esperienze. Non tutte le opere realizzate, però, riescono ad esaudire appieno l’auspicio di Yona Friedman: andare verso il pubblico generico, essere accessibile ad esso. Ma ci sembra che di artisti che faranno presto parlare di sè - come per le scorse edizioni del corso - ce ne siano diversi. . Artisti in mostra: Einat Amir (Israele, 1979), Elena Bajo (Spagna, 1974), BridA gruppo composto da Sendi Mango, Jurij Pavlica e Tom Kerševan (Slovenia), Elia Cantori (Ancona, 1984), Ludovica Carbotta (Torino, 1982), Davide Cascio (Svizzera, 1976), Oppy de Bernardo (Svizzera, 1970), Giovanni De Lazzari (Lecco, 1977), Andrea Dojmi (Roma, 1973), Mark Durkan (Irlanda, 1984), Knowles Eddy Knowles gruppo composto da Jon Knowles (Canada, 1980), Micheal Eddy (Canada, 1981) Robert Knowles (Gran Bretagna, 1983), Audrey Lam (Hong Kong, 1981), Marco Lampis (Cagliari, 1976), Gabriel Martinez (USA, 1973), Margherita Moscardini (Piombino, 1981), Marlie Mul (Olanda, 1980), Massimiliano Nazzi (Fucecchio, 1982), Treasa O’Brien (Irlanda, 1978), Alessandro Quaranta (Torino, 1975), Linda Quinlan (Irlanda, 1977), Therese Sunngren (Finlandia, 1982), Ciro Vitale (Scafati, 1975), George Warburton (Australia, 1988). . .Public Improvisation mostra degli studenti del XIV Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti fino al 15 gennaio 2009 Fabbrica del Vapore Milano, Via Procaccini 4 Orari: dal martedì al sabato, dalle 15 alle 19 o su appuntamento Info: Careof, tel. 02 3315800 Fondazione Antonio Ratti tel. 031 233211, http://www.fondazioneratti.org/