Roma. Alle Officine Fotografiche “Gomorra On Set”. Le foto di Mario Spada e il set di Matteo Garrone.

Redazione EosArte · November 16, 2009

Gomorra On set, un libro in bilico tra la realtà e la finzione. Uno spaccato sociale della quotidianità criminale di Scampia, avvolta da mille contraddizioni e sfumature. Gli scatti di Mario Spada sono un ponte tra il romanzo di Roberto Saviano e la pellicola di Matteo Garrone. Un sapiente mosaico fatto di realtà e finzione. Officine Fotografiche, dopo aver esposto nella quinta edizione della manifestazione fotografica FotoLeggendo 2009 gli scatti da uno dei set più importanti del 2008, presenterà in sede il primo libro del reporter napoletano Mario Spada. Al volume hanno lavorato Daniele Zendroni, che ha progettato l’allestimento grafico e Tiziana Faraoni che ha curato il coordinamento editoriale, cui si aggiungono i taglienti scritti di Roberto Saviano, Gianluca Di Feo e Angelo Turetta, che rappresentano il valore aggiunto agli scatti del reporter partenopeo. Il volume, forte di oltre sessanta fotografie, alterna il colore ardente al gelido bianco e nero. Spada da sempre attento alle problematiche della sua Terra, ha accompagnato Garrone in questo viaggio in terra di camorra, documentando una realtà che spazia dallo squallore insanguinato di Scampia, al degrado della provincia casertana. Per Angelo Turetta, maestro della fotografia di scena, Mario Spada è stato in grado di cogliere «l’essenza iconografica del Male». Il reporter aveva già lavorato in terra di camorra durante la sanguinaria faida di Scampia che si è svolta a cavallo tra il 2004 e il 2005. Questa volta però gli scatti documentano scene, dove tutto è finto e reale allo stesso tempo: veri tossici e spacciatori delle Vele, si mescolano, infatti, con le comparse. Così Scampia, con i suoi palazzoni grigi e la gente che li popola, ha offerto la scenografia perfetta a una realtà così difficile, a cui nessuno si può sottrarre. Lo stesso Spada, suo malgrado ha dovuto fare i conti con il volto peggiore della sua città, assistendo in tenera età a un omicidio. Lavorare questo film per l’autore è stato come tuffarsi interamente nelle vicende narrate e descritte: «I luoghi sapevano veramente di diossina e di camorra». Scampia, distante pochi chilometri dalle vetrine patinate del centro di Napoli, è come descrive Gianluca di Feo caporedattore del settimanale l’Espresso «Un buco nero, comodo, pratico e conveniente. Perché dentro un buco nero ci puoi buttare di tutto» “Gomorra on set” è un libro icastico che si traduce in un atto d’amore del fotografo per questa sua terra dalle tante contraddizioni. Spada è stato in grado di descrivere in maniera viva e lucida una realtà drammatica, a tratti surreale, come quella campana. Mario Spada è nato a Napoli nel 1971, dove vive tuttora. Il cuore del suo lavoro di denuncia sulla microcriminalità nella città partenopea, prende spunto soprattutto dal lavoro d’inchiesta nel centro storico e nei Quartieri spagnoli. Al reportage fotografico si avvicina nel 1993, come freelance per l’archivio storico Pavisio. In questi anni Spada ha partecipato a varie mostre collettive a Napoli e Milano, cui si aggiunge quella di New York al John Jay College of Criminal Justice, in concomitanza con la conferenza internazionale sulle bande giovanili criminali. In passato ha lavorato per l’agenzia fotografica Contrasto che lascia nel 2004 per diventare un fotografo freelance. Nel 2006 fonda il LA.NA., un laboratorio e un’associazione culturale situato nell’antico Lanificio della città napoletana. All’interno della struttura insegnerà per due anni fotografia. Nel 2007 partecipa alle riprese del film “Gomorra”, come fotografo di scena e consulente per Scampia: con questo progetto, nel 2009, vince il premio nella sezione Miglior Serie a colori, per la dodicesima edizione di CliCiak, concorso nazionale per fotografi di scena promosso dal Centro Cinema Città di Cesena. La presentazione si terrà venerdì 20 Novembre alle ore 18.00 nella sede dell’Ass.ne Culturale Officine Fotografiche. Interverranno: Mario Spada, fotografo; Tiziana Faraoni, photoedithor; Claudio Corrivetti, editore. Il volume è una pubblicazione POSTCART edizioni. www.postcart.com Comunicazione e Ufficio Stampa - Ass.ne Culturale Officine Fotografiche Renata De Renzo [email protected] www.officinefotografiche.or

Twitter, Facebook