Roma. Macro ultracontemporaneo.

Redazione EosArte · February 11, 2011

 di Lucrezia Alessia Ricciardi -  Il direttore del Macro, Luca Massimo Barbero, ama i numeri e nel suo caso fa bene. Il Macro, sotto la sua illuminata direzione, ha raggiunto cifre da capogiro. Da maggio ad oggi sono 266.000 i visitatori e solo da dicembre - ovvero dopo la consegna alla città, all’arte, alla gente - della nuova ala progettata da Odile Decq, i visitatori sono stati 70.000. E lo testimonia anche la presenza nel museo di occhi freschi, quelli delle scolaresche portate a passeggiare per i corridoi di vetro e acciaio progettati dalla Decq, scoprire quel cuore che è un po’ il centro simbolico del museo, dove pannelli rossi e curve sensuali trovano la massima espressione nel rosso brillante che domina tutto.

Quattro sono i nuovi progetti presentati nella conferenza stampa di questa mattina. E’ dal 5 febbraio che  l’artista rumeno Dan Perjovschi tratteggia, sulle pareti nude della Sala Enel,  pezzi di storia supercontemporanea - le vicende politiche italiane, Wikileaks,  l’incendio al campo rom di Tor Fiscale -  accanto alle Farfalle di “Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling?” degli artisti Bik Van der Pol, che ancora volano nella grande stanza al centro della sala; col suo linguaggio anticonvenzionale, diorami di una perfetta sintesi dell’immaginario moderno. Quasi dadaista, il disegno si arrampica in alto e prende vita giorno per giorno come un quotidiano figurativo, dove al posto delle parole ci sono immagini. Si punta il dito e si intuisce, sorride, o si pensa al telegiornale mattutino, qualcosa che va, quindi, oltre la contemporaneita, per diventare un “ORA”. L’artista, ben disposto al pubblico e all’interazione con le persone (e con la cronaca) sarà al Macro fino al 16 febbraio. Si potrà vedere all’opera, in una specie di work-in-progress che sarà il tema dominante della grandissima e luminosissima Sala Enel. Il visitatore vedrà direttamente l’allestimento della mostra successiva, per entrare ancora più a fondo nel “fare arte”.

Il 12 febbraio invece sarà il turno di Giorgio Griffa che presenterà le sue opere ispirate al “Canone Aureo”, sono quattro grandissime tele che riflettono sul numero aureo, la meraviglia, l’ignoto, concepite da Griffa appositamente per il Macro. Lavori che interagiscono con l’architettura del museo: non solo, sempre il 12 febbraio sarà la volta della presentazione al pubblico delle ultime opere che vengono esposte nel museo (prestiti a lungo termine o progetti realizzati grazie al sostegno dell BNL): il collettivo ZimmerFrei  (Massimo Carozzi, Anna de Manincor, Anna Rispoli) presenta “Untiled”, definibile come il mondo al di là dello spioncino, un’apertura su una wunderkammer moderna dove oggetti più o meno incoerenti fra loro trovano spazio e si legano, le foto “allo specchio” di Giuseppe Pietronio che gioca con le architetture della Decq riflesse e viste da più angolazioni, e “Baroque’n’roll” icone post barocche di Pablo Echaurren che, in piccole nicchie di ceramica smaltate raffigura bassi, di cui è un avido collezionista e appassionato suonatore, come un accordatore di emozioni che vengono lasciate allo spettatore che li trova nella Hall del museo, parte di congiuntura fra nuovo e “vecchio” edificio.

Infine, arrivano in esposizione anche la Coda di Cetaceo e La Gravida di Pino Pascali in prestito dalla collezione Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, e i Fleximofoni di Piero Fogliati, a rafforzare quelle caratteristiche di origine, forma e natura che contraddistinguono le collezioni del Macro. Info: Dan Perjovschi - The Crisis is (not) over. Drawings and dioramas Giorgio Griffa - Canone Aureo Pablo Echaurren - Baroque’n’roll La Collezione e i nuovi arrivi Giuseppe Pietroniro e ZimmerFrei dal 12 febbraio 2011 Chiusure variabili Macro Via Nizza (angolo Via Cagliari) da martedì a domenica dalle 11alle 22 -  biglietteria fino alle 21- chiuso il lunedì www.macro.roma.museum

  • foto di Marco Moscato

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