Dal 21 al 31 marzo 2012, a Roma, a Spaziottagoni (via Goffredo Mameli, 9, Trastevere), sarà esposta “Teatro a muro”, mostra personale di Maria Pizzi, a cura di Achille Bonito Oliva. La mostra sarà visitabile dalle ore 15 alle ore 20, tutti i giorni, eccetto domenica e lunedì. All’inaugurazione di mercoledì 21 marzo, dalle ore 18, sarà presente anche il batterista percussionista e compositore Giampaolo Ascolese. La mostra si sviluppa in tre parti. La prima consiste nella proiezione di “Cartoni inanimati” ovvero 15-20 video della durata complessiva di circa quaranta minuti. Sono le immagini di volti, - scrive Valentina Valentini - corpi interi e sezionati che assumono, per effetto non di tecnologie sofisticate ma di un artigianato manuale e magico, che mette in azione il buio e la luce, una vivezza che li anima, assimilandoli a un teatro delle ombre, a un teatro di marionette, alle varie forme spettacolari che ha assunto il pre-cinema prima del cinema.
Ci sono poi due installazioni, della serie “Teatro a muro”; ciascuna installazione consiste in fotografie multiple illuminate, disposte in sequenza: l’alternanza di luce e buio non concede all’occhio l’insieme dell’opera e diventa una scrittura, differenziandosi dall’immagine del quadro che si dà tutta in una volta, e raccontando una storia-emozione. Nella prima, una trentina di fotografie – di Dino Ignani – vengono proposte in sequenza per raccontare la storia di “Giorni felici”, l’opera drammatica di Samuel Beckett. In sottofondo la tromba di Flavio Boltro che suona “La vie en rose”, mentre i due protagonisti sono il curatore Achille Bonito Oliva (Willie) ed Eleonora Mingoia (Winnie). La programmazione delle luci e del suono è di Felice Farina, la drammaturgia delle luci e l’allestimento sono di Giovanna Bellini. Alla fine della sequenza, a chiudere il tutto, il video “La fine della fine”. La seconda installazione è composta da quattordici fotografie – di Claudio Abate – che rappresentano in sequenza il “Sì” dell’Ulisse di James Joyce, ovvero la parola con cui si conclude l’opera letteraria. Alessia De Rosa è Molly Bloom, le musiche sono del percussionista Giampaolo Ascolese, la programmazione delle luci e del suono è di Felice Farina e la drammaturgia delle luci è di Giovanna Bellini.
Durante i giorni della mostra sarà possibile acquistare il catalogo. Così Maria Pizzi descrive il proprio lavoro artistico: Nelle riprese video utilizzo quasi esclusivamente fotografie e mai la realtà nuda; nella foto la realtà ha già subito una deformazione che mi permette di fare delle riprese macro senza lo spazio prospettico e oggettivo della realtà, ma andando immediatamente a costruire uno spazio soggettivo, lo spazio dell’altrove che non è mai descrittivo. Utilizzo le foto perché è una dimensione dove la differenza tra la vita e la morte si azzera, nei video possono essere protagonisti sia chi è in vita e chi no. Le storie sono solo accennate e drammaturgicamente rivelate dalla musica, spesso suonata da me. Sono dei video balbuzienti… accennati… non compiuti… amo l’informe. Così Achille Bonito Oliva circa il lavoro artistico di Maria Pizzi: L’opera di Maria Pizzi è una grande opera di “vanitas” nel senso seicentesco della parola. È utilizzare il tempo dell’immagine per dissipare lo spazio dell’arte, è sempre l’introduzione e l’irruzione di un elemento rovinoso, che deve alterare l’assetto sicuro di qualsiasi apparizione. Maria Pizzi è un’artista che buca, come si fa con un palloncino, l’aria tronfia dell’iconografia, dell’immagine, “la carne” dell’immagine, per renderla sottile e portarla in una condizione friabile. È il passaggio, appunto, dalla carne allo scheletro e dallo scheletro alla polvere. Poi, nel suo caso, data l’ironia di cui è involontariamente armata - e l’ironia per Goethe è “la passione che si libera nel distacco” - ecco che questa polvere si imbelletta, ci restituisce la memoria e il sospetto che si tratti di un’artista donna.
L’evento in Pillole: “Teatro a Muro” personale di Maria Pizzi a cura di Achille Bonito Oliva Inaugurazione : Mercoledì 21 marzo 2012, ore 18 21 – 31 marzo 2012 chiuso domenica e lunedì dalle ore 15 alle ore 20 Ingresso libero Spaziottagoni Via Goffredo Mameli 9, Trastevere 00153 Roma