Il Tempo, Roma, Damiana Verucci - Eur. Il bilancio del 2010. Dati ottimi e in controdentenza presentati alla Fiera del turismo per l’Italia Trenta milioni di turisti hanno scelto Roma, l’anno scorso. Sono arrivati soprattutto dalla Francia, dalla Germania e da Polonia, Brasile, Giappone e Cina, e hanno speso circa 7 miliardi di euro tra alberghi, shopping, ristoranti ma soprattutto musei e luoghi culturali facendo alzare anche la media dei giorni trascorsi a spasso perla città da 2,50 a quasi 3 notti. Numeri in controtendenza rispetto alle altre grandi città italiane dove invece il turismo subisce una brusca frenata, snocciolati ieri in apertura della Fiera del turismo dell’Italia e del Mediterraneo al Palazzo del Congressi, che promuove nel mondo l’offerta turistico culturale del prodotto Italia. I dati, diffusi dal presidente dell’Ente Bilaterale per il turismo Giancarlo Mulas sono a dir poco incoraggianti. A Roma gli arrivi nel 2012 sono aumentati del 5,11% rispetto al 2011 e del 4,28% sull’anno precedente. Percentuali in crescita dovute in particolare alla grande richiesta dall’estero, con oltre il 70% di presenze straniere, rispetto al calo della domanda interna, vale a dire della quota diitaliani che hanno visitato la capitale (se l’Italia soffre la crisi economica, inevitabilmente si viaggia meno). Il tutto si è tradotto in un aumento della spesa dei turisti a vantaggio dell’economia della città, che è passata dai 6 miliardi circa del 2011 ai 7 miliardi dello scorso anno. «L’aumento della spesa - spiega tuttavia Mulas - non significa che i turisti hanno speso di più ma solo che ci sono stati più turisti. Resta stabile la spesa per gli alberghi, diminuisce anche se di poco quella per ristoranti e intrattenimento ma aumenta, del 10%, quella per musei e altre manifestazioni culturali». L’obiettivo è migliorare ancora «L’amministrazione ha cambiato il passo in questi ultimi anni, ci attendono altre sfide importanti come la sinergia con Milano in vista dell’Expo 2015», spiega Antonio Gazzellone, delegato al turismo del Comune. Anche per Giuseppe Roscioli, presidente della Fede-ralberghi Roma, «questi dati confermano il buono stato del turismo romano in un panorama nazionale con il segno negativo»
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