L’Archivio Vasari deve vivere. Pdl: ripartire dall’inventano fino a realizzare un microfilm per renderlo di pubblico utilizzo

Il Nuovo Corriere Aretino, Carlo Cabellini.
Archivio Vasari, fatti e non parole. Si potrebbe riassumere così l’iniziativa del Pdl sull’archivio di Giorgio Vasari, illustrata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte tutto lo stato maggiore del Pdl aretino, da Pierluigi Rossi, promotore dell’iniziativa, a Maurizio D’Ettore, a Luigi Lucherini, Raffaello Giorgetti, Gianni Cantaloni, Lucia Tanti fino ad Alessio Mattesini.
Qui non si tratta di fare passerelle mediatiche come quelle organizzate dal Pd con Monica Guerritore e con Walter Veltroni, che quando era ministro neppure conosceva l’esistenza dell’archivio, ha sottolineato Rossi. Qui si tratta di garantire la fruibilità di un bene di straordinarie importanza e suggestione che, nonostante quanto scritto nei lasciti, è sempre stato chiuso in qualche cassa. Negli atti del 1921 che assegnano al conte Rasponi Spinelli la proprietà delle carte, si obbliga il comune a custodirle e a renderle fruibili al pubblico.
Dal 1921, quindi – aggiunge Rossi – le amministrazioni comunali sono inadempienti. Il sindaco si è mosso opportunamente sulla notizia della vendita, ma a noi non basta stare sulla notizia, noi vogliamo entrare nella sostanza del fatto. E per farlo bisogna ripartire dall’inventano così come si trova nella rivista del Del Vita per ricostruire l’esatta consistenza dell’archivio. Poi bisogna fare in modo cne il vincolo pertinenziaie venga confermato e con esso si impedisca la fuoriuscita dell’archivio. Contemporaneamente dovrà essere microfilmato e dovrà essere reso di pubblico utilizzo.
In questo modo la casa museo ed il carteggio del Vasari potranno diventare un punto di riferimento, unico in Italia, per lo studio del Rinascimento. Il nostro progetto, conclude Pier Luigi Rossi, lo abbiamo esposto al ministro Bondi in una lettera.
E sempre sul progetto di valorizzazione dell’archivio, anche in vista delle celebrazioni del 2011, promuoveremo una raccolta di firme per coinvolgere gli aretini nella difesa e valorizzazione di un loro straordinario bene culturale.
Per Luigi Lucherini l’importante è valorizzare l’archivio e non dar fiato ad un inutile piagnisteo come è stato fatto dal Pd. Indispensabile è illustrare la grandiosità di Arezzo attraverso le opere e gli scritti dei suoi grandi uomini.
Raffaello Giorgetti ha suggerito di trovare un accordo con la proprietà, qualunque essa sia, per mettere in circolo , tra gli studiosi e appassionati, l’archivio di Giorgio Vasari che contiene, tra l’altro, le straordinarie lettere autografe di Michelangelo.
Lucia Tanti ha evidenziato la necessità di costruire un percorso da qui all’anno vasariano e l’indispensabilità di avere un quadro completo delle risorse artistiche che ci sono in città e nel territorio provinciale per poterlo adeguatamente valorizzare.
Per il coordinatore provinciale del Pdl Maurizio D’Ettore serve un approccio diverso per la valorizzazione dei beni culturali. Per l’archivio Vasari bisogna ricordare che il Comune ne ha l’obbligo di custodia e che, nonostante sia di proprietà privata, il bene resta pubblico per quanto riguarda l’utilizzo e la visione.
Per ultimo è intervenuto Gianni Cantaloni che ha ringraziato Pier Luigi Rossi per il lavoro che sta portando avanti e del quale apprezza la concretezza. Attorno all’archivio Vasari ha detto Cantaloni bisogna creare una serie di iniziative per valorizzare Arezzo dal punto di vista culturale e turistico. Ma per farlo ha concluso Cantaloni bisogna lavorare tutti insieme senza distinzioni tra maggioranza e opposizione per arrivare a costruire un evento straordinario in occasione dell’anno vasariano .


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