Mimmo Cuticchio narra la storia di Ulisse e le mille Odissee di oggi
Arriverà dal mare, su una barca da pesca, una di quelle di legno
sbreccate dal sole: approderà alla Pozzolana di Ponente e da qui
inizierà il suo racconto: Ulisse, il viaggio, gli incontri, la
disperazione dell’esule, uniti ai racconti di oggi, dei mille e mille
disperati che scappano dalla loro terra in cerca di una migliore.
Mimmo Cuticchio, puparo e cuntista, ha deciso di dedicare ai migranti
di ogni tempo, la sua “Macchina dei sogni”, il cantiere teatrale
dedicato alla narrazione e al teatro di figura, che quest’anno è
sbarcato a Linosa e Lampedusa. E nell’isola dove per il primo anno
sono giunti i pupi siciliani e un pianino a cilindro, prenderà corpo
domani sera (sabato 6 agosto, alle 23, sul Molo della Pozzolana di
Ponente) “L’approdo di Ulisse”, il nuovo “cunto” di Cuticchio. Il
pubblico resterà sulla banchina, Cuticchio/Ulisse approderà come il
mitico personaggio di Omero o come un migrante in cerca di aiuto. Per
la prima volta nella tradizione del cunto, il cuntastorie narrerà in
prima persona diventando personaggio. Il viaggio di ritorno di Ulisse,
letterario, antropologico e simbolico, verrà affidato al singolo uomo
che cerca di conquistare la propria identità all’interno di un ordine,
che è umano e, nello stesso tempo, cosmico e divino.
Linosa e Lampedusa, La Macchina dei Sogni XXVIII edizione, Racconti di confine, 2 – 12 agosto
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