Visioni d’Arte. A Milano cinque percorsi critici per analizzare il rapporto tra arte, paesaggio e cinema.

Cinque appuntamenti, ogni domenica alle 16.00, approfondiranno grazie a film e documentari alcune tra le pagine più significative della storia dell’arte e dei suoi protagonisti.
Il primo incontro si terrà domenica 19 febbraio con I musei vanno in guerra, una narrazione con taglio cinegiornalistico dell’impegno profuso dalle soprintendenze per salvaguardare i capolavori dei musei italiani durante la seconda guerra mondiale.

Dal 19 febbraio al 18 marzo 2012, il Museo Diocesano di Milano ospita la prima edizione di VISIONI D’ARTE, un’iniziativa promossa dall’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano e con il patrocinio del Comune di Milano, che indagherà, attraverso cinque percorsi critici, il complesso rapporto tra arte, paesaggio e cinema.
La rassegna, curata da Stefano Bruzzese, aiuterà a comprendere, attraverso 14 opere, selezionate tra film e documentari realizzati per il grande e piccolo schermo, come e con quali tecniche il mezzo cinematografico abbia efficacemente raccontato le pagine più significative della storia dell’arte.
Il calendario degli appuntamenti – tutti dalle ore 16.00 nella Sala dell’Arciconfraternita del Museo e a ingresso libero – si inaugura domenica 19 febbraio con I musei vanno in guerra, narrazione con taglio cinegiornalistico dell’impegno profuso dalle soprintendenze per salvaguardare i capolavori dei musei italiani durante la seconda guerra mondiale. Immagini e filmati, concessi da Cinecittà Luce, – il primo video con una prova di evacuazione di opere d’arte, girato al museo Tadini di Lovere (Bergamo) e brevi documentari sugli Uffizi – saranno affiancati alla proiezione di un documentario voluto dalla Soprintendenza milanese in occasione della mostra Brera e la guerra (2009) e montato con materiali d’epoca che mostrano toccanti immagini della Milano devastata dai bombardamenti.
Il secondo incontro (domenica 26 febbraio) dal titolo Clouzot e Resnais: soggettive d’artista, analizzerà come i registi francesi si misurino con due degli artisti più importanti del panorama europeo tra Otto e Novecento: Picasso e Van Gogh. Henri-Georges Clouzot con Le mystère Picasso (1956) permette di seguire in tempo reale la genesi dei dipinti e dei disegni del maestro catalano; Alain Resnais racconta il dramma psicologico ed esistenziale di Van Gogh (1948), attraverso le opere dell’artista olandese.
Visioni d’arte prosegue (domenica 4 marzo) con In posa sul piccolo schermo, una riflessione su come sia cambiato il modo di fare divulgazione artistica nei documentari per la televisione italiana nel secondo Novecento: si parte con il Medardo Rosso di Alberto Martini (1959), per arrivare a Guttuso e… il Marat morto di David (1972), parte del programma a puntate per la Rai  “Io e…”, con sceneggiatura di Anna Zanoli e regia di Luciano Emmer. La serata si concluderà con Velasco (2003), un inedito prodotto per la Rai e dedicato alle opere di Velasco Vitali.
 
Il quarto incontro (domenica 11 marzo) – L’arte nella natura, la natura nell’arte – è un esplicito omaggio a temi che sempre hanno interessato il lavoro di Silvia Dell’Orso: il rapporto tra arte e natura e la lotta per la salvaguardia del paesaggio.
Il primo dei tre filmati scelti è A Sculptor’s Landscape di John Read – vincitore del primo Gran Premio Bergamo Internazionale del Film d’Arte e sull’Arte nel 1958 –  che rivela l’armonico inserimento delle sculture di Henry Moore all’interno del paesaggio.
La seconda opera è un omaggio di Studio Azzurro a Giuliano Mauri, artista “dentro” la natura, recentemente scomparso. A seguire una selezione delle migliori puntate della serie Paesaggi Rubati, realizzata nel 1999 da Nino Criscenti per Rai 3.
La rassegna si conclude con Popcorn per Picasso (domenica 18 marzo) che vede la proiezione di un lungometraggio non ancora distribuito in Italia: Picasso & Braque Go to the Movies (2008) di Arne Glimcher. Nel cast, tra gli altri, Martin Scorsese, coproduttore del film, e Julian Schnabel. L’opera mette a fuoco, con un racconto ricco di materiali d’epoca, l’influenza giocata dalla tecnica cinematografica sulla nascita del cubismo e delle nuove esperienze artistiche dei primi decenni del Novecento.
Visioni d’Arte si avvale della collaborazione di MiBAC – Ministero per i Beni e le attività Culturali   Arthouse Films, Cartiere Vannucci – magazzini dell’arte, Cinecittà Luce, GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e Studio Azzurro.
L’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso, fondata nel 2010 per ricordare la figura di Silvia Dell’Orso (1956 – 2009), è l’unica associazione italiana che ha al centro della sua missione la promozione della corretta divulgazione quale elemento cruciale per creare conoscenza e sensibilità dei cittadini verso il loro patrimonio culturale. Tra le iniziative promosse, si ricorda l’istituzione del  Premio Silvia Dell’Orso per il miglior lavoro di diffusione dei beni culturali, già alla sua terza edizione.


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