DECRETO SVILUPPO/ Nel ddl incentivi, bonus, risorse e sgravi fiscali: ecco cosa cambia per imprese e famiglie

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DDL SVILUPPO: I DETTAGLI DEL DECRETO VARATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI OGGI – Il Consiglio dei Ministri oggi ha approvato il tanto atteso decreto sviluppo. Come preannunciato, si tratta di un pacchetto che si collega alle misure già prese in termine di crescita dal Governo e che verrà seguito da nuovi provvedimenti nei prossimi mesi, compatibilmente con le risorse che si renderanno via via disponibili. Il pacchetto è suddiviso in 11 punti, a seconda dell’obiettivo perseguito dalla singole misure. Vediamo di seguito quali sono i principali provvedimenti varati.
MISURE A FAVORE DEL LAVORO – Viene introdotto un credito d’imposta del 35% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato. L’aliquota è calcolata sul costo aziendale con un vincolo di trattenere il personale per almeno tre anni. Il lavoratore dovrà essere in possesso di una laurea magistrale a carattere tecnico o scientifico e impiegato in attività di ricerca e sviluppo oppure in possesso di dottorato di ricerca senza vincoli sulle attività di impiego. Secondo il governo questa misura dovrebbe favorire oltre 4.000 nuove assunzioni. C’è poi il finanziamento agevolato a progetti di investimento creino nuova occupazione giovanile a tempo indeterminato nel settore della green economy (protezione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; ricerca e sviluppo e produzioni di biocarburanti di seconda e terza generazione; ricerca e sviluppo e produzioni e istallazione di tecnologie nel solare termico, solare a concertazione, solare termo-dinamico, solare fotovoltaico, biomasse, biogas e geotermia; incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia nei settori civile e terziario).
MISURE A FAVORE DELLA CASA E DELLE FAMIGLIE – Passa dal 36% al 50% la soglia di detrazione Irpef per lavori di ristrutturazione edilizia fino a 96.000 euro (attualmente il limite è fissato a 48.000 euro). La misura è in vigore fino al 30 giugno 2013. Fino alla stessa data, è prevista la detrazione di imposta del 50% (resta al 55% fino al 31 dicembre 2012) per le spese per interventi di riqualificazione energetica.
MISURE PER IL RILANCIO DELL’EDILIZIA – Attualmente le cessioni e le locazioni da parte delle imprese edili di nuove costruzioni destinate a uso abitativo, oltre il termine di cinque anni dalla costruzione, sono esenti da Iva. In questo modo è impossibile portare a compensazione l’Iva pagata per la realizzazione dell’opera, nel caso in cui questa venga venduta o locata dopo il termine di cinque anni. Viene quindi ora abolito il limite temporale dei cinque anni, prevedendo quindi che le cessioni o locazioni di nuove abitazioni effettuate direttamente dai costruttori siamo sempre assoggettate a Iva. Sono previste anche semplificazioni in materia di autorizzazioni e pareri per l’ottenimento degli assensi edilizi, attraverso un uso più frequente delle autocertificazioni.
MISURE PER LA CRESCITA DELLE IMPRESE – C’è una norma per favorire l’apertura al mercato dei capitali per le società non quotate (tranne le micro-imprese), attraverso cambiali finanziarie od obbligazioni, con il supporto di “sponsor” che assistono gli emittenti e fungono da market maker garantendo la liquidità dei titoli. C’è anche una revisione della legge sul diritto fallimentare con una misura che introduce la facoltà – come avviene negli Usa con il Chapter 11 – di depositare un ricorso contenente la mera domanda di concordato preventivo, senza la necessità di produrre contestualmente tutta la documentazione finora richiesta. Il debitore potrà così accedere immediatamente alle protezioni previste dalla legge fallimentare. L’obiettivo è quello di promuovere l’emersione anticipata della crisi. Sarà inoltre possibile ottenere, sin dalle primissime fasi della procedura, l’erogazione di nuova finanza interinale e pagare le forniture strumentali alla continuazione dell’attività aziendale. È poi prevista l’introduzione di una Srl semplificata per soci con più di 35 anni di età. Infine, Per consentire i necessari accertamenti sul funzionamento del Sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri), vengono sospesi il termine di entrata in operatività del sistema per un massimo di 12 mesi e i conseguenti adempimenti delle imprese, ferma restando la disciplina di controllo preesistente.
MISURE PER ACCELERARE GLI INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE – Viene introdotto un trattamento fiscale agevolato per i project bond, in particolare con un’aliquota sugli interessi percepiti dal sottoscrittori pari al 12,5%.  Viene esteso a tutte le opere infrastrutturali, realizzate in partenariato pubblico-privato, il campo di applicazione della disciplina attuale di defiscalizzazione, a parziale o totale copertura del contributo pubblico a fondo perduto.  Viene anche introdotta un’ulteriore forma di defiscalizzazione per le opere per le quali non è previsto un contributo pubblico a fondo perduto (rimborso a favore del concessionario e della società di progetto di un terzo delle nuove entrate fiscali generate dalle opere realizzate). Nel project financing è stabilità l’obbligatorietà della conferenza dei servizi preliminare, da esperirsi sullo studio di fattibilità. Essa viene poi resa vincolante per le successive fasi di progettazione e sviluppo dell’opera, dando così certezza al concessionario e ai soggetti finanziatori riguardo all’invarianza del progetto. È poi previsto il Piano nazionale delle città, che consente di coordinare una serie di interventi nelle aree urbane relativi a nuove infrastrutture, alla riqualificazione urbana, alla costruzione di parcheggi, alloggi e scuole, grazie al reperimento di risorse pubbliche (di cui 225 milioni di euro subito disponibili) e all’attivazione di forti sinergie a livello pubblico-privato.
Per agevolare l’autonomia finanziaria dei porti, una norma prevede di destinare loro, nel limite massimo di 70 milioni euro annui, parte dell’Iva e delle accise (1%) in essi prodotte attraverso le operazioni portuali di import-export di merci. I comuni potranno utilizzare i crediti d’imposta senza la limitazione attualmente fissata in circa 500 mila euro annui, per la realizzazione di opere infrastrutturali necessarie per migliorare i servizi pubblici. Viene elevata dal 50% al 60% la quota dei lavori che i concessionari sono tenuti ad affidare attraverso procedure di evidenza pubblica. Si restituisce così al mercato un’ampia quota di contratti di lavori pubblici.
Viene infine istituita l’Agenzia per l’Italia Digitale, alla quale vengono attribuite tutte le funzioni svolte finora da diversi enti in materia di innovazione tecnologica. Tra i suoi compiti quello di razionalizzare la spesa pubblica informatica.
MISURE PER RECUPERARE RISORSE PER LO SVILUPPO – Viene riordinato il Fondo speciale rotativo sull’innovazione tecnologica, denominandolo Fondo per la crescita sostenibile, che avrà il compito di finanziare programmi e interventi per la competitività e il sostegno dell’apparato produttivo. Vengono abrogate 43 norme di agevolazione alle imprese. Verranno inoltre semplificati i meccanismi per circa 27.000 operazioni di agevolazione alle imprese in capo al ministero dello Sviluppo economico.
MISURE PER LO SVILUPPO E IL RAFFORZAMENTO DEL SETTORE ENERGETICO – Viene introdotta una norma che consente ai produttori di biocarburanti per autotrasporto nazionali e comunitari di attuare modifiche tecnologiche e procedurali utili a rendere la propria filiera produttiva più efficiente e competitiva rispetto alle importazioni extracomunitarie. Le attività di ricerca di estrazione di petrolio e gas passano da un minimo di 12 miglia (rispetto alle attuali 5) dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette. Sono fatti salvi i procedimenti concessori in materia di idrocarburi off-shore che erano in corso alla data di entrata in vigore del cosiddetto “correttivo ambientale”. Si prevede la possibilità per il Ministero dello Sviluppo economico di far ricorso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per giungere a una decisione definitiva in materia di autorizzazione di infrastrutture energetiche, in caso di mancata intesa delle amministrazioni regionali competenti nei tempi previsti. Una norma, riprendendo la disciplina europea, individua le imprese a forte consumo di energia che possono usufruire di sgravi fiscali e parafiscali. I particolare si identificano le categorie di imprese a forte consumo di energia non solo tenendo conto della quantità di energia consumata, ma anche del peso che essa riveste sui costi di produzione e sull’attività di impresa, riequilibrando in modo più equo le attuali agevolazioni.
MISURE PER IL CONTROLLO DEI CITTADINI SULLA SPESA PUBBLICA – Dovranno obbligatoriamente essere pubblicati su Internet dati e informazioni relativi alle somme superiori a 1.000 euro erogate a qualsiasi titolo  (forniture, consulenze, sovvenzioni, contributi e incentivi) dalla Pubblica amministrazione a imprese e altri soggetti economici.
MISURE PER ACCELERARE I TEMPI DELLA GIUSTIZIA CIVILE – Quanto all’appello, la soluzione, ispirata ai modelli inglese e tedesco, non è quella di limitare l’impugnazione di merito, ma di introdurre un filtro di inammissibilità incentrato su una prognosi di non ragionevole fondatezza del ricorso.  A farla sarà lo stesso giudice  dell’appello in via preliminare alla trattazione del ricorso. Viene modificata la “legge Pinto”, per quel che riguarda le domande di indennizzo per violazione del termine di durata ragionevole del processo civile e penale: sono previsti indennizzi predeterminati e calmierati (da 500 a 1500 per ogni anno di ritardo), termini di fase e complessivi prefissati (6 anni complessivi, di cui 3 per il primo grado, 2 per l’appello e 1 per la cassazione), nonché cause di non indennizzabilità riconducibili alla condotta non diligente, dilatoria o abusiva della parte. Viene infine prevista un’unica sede (al posto delle attuali tre) per la Scuola di Magistratura.
ULTERIORI MISURE PER LE IMPRESE – Sono previste norme per accelerare l’apertura dei servizi pubblici locali. Vengono riorganizzati l’Ice e l’Enit, con soglie al numero dell’organico e delle sedi all’estero. Vengono istituti i consorzi per l’internazionalizzazione, aperti anche alla partecipazione di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni. Sono confermati i contributi del Ministero dello sviluppo economico per sostenere i progetti di internazionalizzazione. Si affida al sistema delle Camere di commercio il potere sanzionatorio in caso di violazione delle disposizioni previste in materia di tutela del Made in Italy. Viene allargata alle Pmi che sottoscrivono un contratto di rete la possibilità di beneficiare dei contributi assegnati ai consorzi per l’internazionalizzazione, indipendentemente dalla loro iscrizione al Consorzio stesso. Inoltre, si mira a semplificare anche per le imprese agricole l’accesso allo strumento del contratto di rete. Infine, c’è una razionalizzazione della disciplina delle strutture commissariali, specie per quel che riguarda termini delle procedure e compensi dei commissari.
MISURE PER LE IMPRESE AGRICOLE – Viene istituito il Fondo nazionale la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti, che sarà gestito da Agea, assegnando per il 2012 una prima dotazione finanziaria pari a un milione di euro. Ci sono interventi mirati a rafforzare l’azione di tutela e promozione dei Consorzi di tutela dei vini, attraverso l’inasprimento delle sanzioni contro le trasgressioni dei regolamenti interni. Per il settore delle agroenergie si intende incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili legate a opere irrigue e ai Consorzi di Bonifica. Si vuole inoltre tutelare il giusto equilibrio sul territorio tra agricoltura e impianti agroenergetici che usano biomasse di origine agricola. Per la pesca e l’acquacoltura sono stati messi a punto interventi per ridare slancio e competitività al settore, in particolare in merito allo sviluppo dell’acquacoltura in mare. Viene inoltre introdotto un sistema volontario di indicazione dell’origine per chi vende al dettaglio e chi somministra prodotti della pesca.


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