Donne, arte e buona volontà.

A Latina, l’associazione MAD – Museo d’Arte Diffusa da anni promuove la cultura in una città che spesso la dimentica. Per ricordare la giornata contro la violenza sulle donne presenta una collettiva al femminile al Museo Emilio Greco di Sabaudia.
di Lucrezia Alessia Ricciardi –

Ci vuole buona volontà, questo traspare dalle parole di Fabio D’Achille che, aiutato da Anna Maria Acquafredda, ha dato vita a un progetto – MAD – Museo d’Arte Diffusa – che da molti anni ha invaso tutti i possibili luoghi di aggregazione a Latina e dintorni  con opere d’arte di artisti locali e non. E questo è un progetto fatto di volontà. La collettiva di quest’anno è un modo per dire che le donne ci sono, pensano anche, spesso sono molto lontane dall’ideale che passa – indifese, esposte, svendute – e che si danno da fare. La rassegna  si svolgerà presso il Museo Emilio Greco di Sabaudia, e sarà anche l’occasione di presentare il rinnovamento dell’edificio e l’archivio digitalizzato che servirà come centro studi e che si unisce agli altri edifici che la cittadina ha restaurato recentemente, come la Torre Civica e il Palazzo delle Poste, anch’essi coinvolti come sedi espositive.
Oltre le 18 artiste ci sono le artigiane, le piccole imprese a conduzione femmile, che, come ricorda Daniela Picciolo, delegata provinciale ai gemellaggi e membro della FIDAPA –  Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, sono la “testimonianza delle donne e della loro attività“, spesso sottovalutata eppure così importante e che “va sostenuta”

In una città come questa sono segnali importanti, perché, oltre la politica che spesso non ha mantenuto impegni e promesse, la cultura si muove lo stesso, e si muove anche molto bene, è vitale, è seguita. E soprattutto, non deve dire grazie, riesce a mantenere una certa autonimia ed è per questo forse che è più forte, aiutata anche dagli sponsor privati che iniziano ad investire in cultura.

Mad Donna 2013, ospiterà molte artiste, ognuna con un suo linguaggio. Fotografia, video-art, digital painting, disegno. Dalla performance di Inanna Trillis, la pittura di Rosy Losito, la gigantografia (che vi accoglierà all’esterno del museo) della fotografa Nordine Sajot, alle fotografie di Jamila Campagna, questo un progetto che riesce a toccare temi di attualità come il lavoro e la costituzione. La giovane fotografa è riuscita a convincere le operaie della Tacconi Sud (una fabbrica tessile, 29 lavoratrici prima in cassa integrazione straordinaria a zero ore, ad oggi le operaie vengono riassunte a tempo indeterminato con la nuova gestione dopo 543 giorni di occupazione, dal 2011 al 2012 per impedire la vendita dei macchinari, ndr) a diventare manifesti della Costituzione Italiana. Sulla pellicola, restano impressionati dei moniti, il corpo si fa manifesto in un periodo di grande incertezza. 543 giorni di occupazione sono tantissimi, sono 543 giorni di incertezze in una zona che ha visto la chiusura di troppe fabbriche, laddove erano invece sostentamento sicuro. Immagini potenti che forse sono il simbolo di questa festa che quest’anno dovrebbe avere un significato più profondo.
Per chi potrà, MAD Donna prenderà il via domani alle ore 16 al Museo Emilio Greco di Sabaudia. Che è viva, anche d’inverno.
Info:
 MAD Donna 2013
Vernissage: 9 marzo 2013 ore 16:00 – concerto Akiko Ushijima Trio
Artiste: Paola Acciarino, Valentina Bartolotta, Chiara Benucci, Jamila Campagna, Maria De Giorgio, Eleonora D’Erme, Milena Fantinel, Francesca Fini, Anna Maria Giordani, Aldamaria Gnaccarini, Annalisa Gonnella, Rosy Losito, Antonella Mamone, Marella Montemurro, AnnaLaura Patané, Nordine Sajot, Maria Antonietta Scarpari, Inanna Trillis
Cavea Area Artigianale con Wilma Bedin, Sonia De Ruosi, Nadia De Rita, Francesca Lapignola, Latte&Luna, Cristina Majoli, Radka di Radka, Francesca Verrecchia.
Arte in Vetrina a Le Morgane;  Backstage Simona Siciliani
a cura di Fabio D’Achille, testo critico di Valeria Conticiani
fino al 31 marzo
Museo e Centro Documentazione Emlio Greco
Piazza del Comune – Sabaudia
www.madarte.it
www.fidapa.com


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