SLOT CITY, L’ITALIA DEL GIOCO LEGALIZZATO. A Roma con Marco Dotti e Giovanni Tizian, 13 Maggio

 E’ la “terza impresa” italiana, l’unica con un bilancio sempre in attivo e che non risente della crisi che colpisce il nostro Paese. Un fatturato legale stimato in 76,1 miliardi di euro, a cui si devono aggiungere, mantenendoci prudenti, i dieci miliardi di quello illegale. 800mila persone dipendenti da gioco d’azzardo e quasi due milioni di giocatori a rischio spendono circa 1.260 euro procapite per tentare la fortuna con videopoker, slot-machine, gratta e vinci, sale bingo.
Da Chivasso a Caltanissetta, passando per la via Emilia e Roma, con capitale indiscussa del gioco d’azzardo a Pavia. Un casinò a cielo aperto come racconta l’inchiesta di Marco Dotti, Slot city, (round robin editrice, 2013). Ne parlerà l’autore a Roma, lunedì 13 maggio, alle ore 18 presso la libreria IBS di Roma (via Nazionale 254), assieme a Giovanni Tizian, giornalista de l’Espresso che su Gotica (round robin editrice, 2011) ha raccontato anche gli affari delle mafie nel gioco d’azzardo.
Slot city è un viaggio che parte dalla Brianza di Consonno, città fantasma costruita negli anni Sessanta dall’imprenditore e sedicente “conte” Mario Bagno, passando per Arcore e i quartieri-cintura di Milano. Un reportage “post-industriale” tra capannoni costruiti con le agevolazioni della legge Tremonti Bis, abbandonati e oggi adibiti a “sale slot”, lungo le strade e nelle fermate dei pendolari (bar, stazioni, autogrill). Una mappa della catastrofe della “provincia imprenditrice”, un bilancio degli investimenti “artefici” del miracolo, spostati dalle piccole fabbriche, alla borsa e, infine, al comparto del gioco “legalizzato”.
 Per saperne di più:
http://www.roundrobineditrice.it/rred/scheda.aspx?bk=9788895731872


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