Libri & Co. Gli “Scritti inediti” di Mario Sironi a cura di Elena Pontiggia.

In occasione della Quadriennale di Roma, si è voluto approfondire la figura di Mario Sironi, attraverso la raccolta dei suoi articoli pubblicati dal giornale “Il popolo d’Italia” tra il 1927 e il 1931.
di Valeria Ottaviano –
Il lavoro svolto da Elena Pontiggia è stato meticoloso ed ha permesso di poter riconoscere gli scritti di Sironi da quelli di Margherita Sarfatti e di un cronista anonimo, caratterizzati da un intervento diretto dandone una motivazione, ed entrando nel merito di ciò che osservava sia positivamente che negativamente. Nell’articolo “ L’arte e il bambino” del 24 aprile 1930 scrisse “volontà e aspirazioni assai giustificate … Non che nell’animo degli artisti non palpiti l’amore dell’infanzia..ma da questo umano e semplice sentire al fatto artistico la distanza è grande e complessa. Tanto che, davanti a molte di queste figura infantili effigiate, viene fatto di domandarsi se non sarebbe forse stato meglio che il pittore le avesse soltanto amate senza scomodare le loro pallide muse”.
Sono scritti inediti in quanto sono stati pubblicati e poi dimenticati, ma danno l’opportunità di capire cosa Sironi pensasse riguardo i problemi stilistici, ad esempio il superamento del verismo e dell’impressionismo, il dialogo fra modernità e classicità, oppure riguardo problemi ideologici come il rapporto fra arte e fascismo. I suoi giudizi sono razionali  e mai violenti ma senza perdere mai di vista lo scopo, ossia non rendere ridicolo gli altri artisti ma mettere in luce le proprie idee, valuta i loro esiti per incoraggiare gli aspetti della sua poetica.

La base del suo pensiero critico è riassunto in un articolo dedicato a Marius Ledda intitolato “Contro la facilità della pittura”del 1 marzo 1930, secondo il quale “ la pittura attuale piace purtroppo, nel più dei casi, quando si serve  di mezzi di accessibilità facile, di modi noti, usuali, del giorno … Il maggior pregio della pittura di Ledda risiede appunto in questo bisogno di chiarezza, in questo istinto di visione reale che non dimentica le intrinseche ragioni della disciplina, dell’ordine, dell’armonia”.
Il 30 gennaio 1927 Sironi scrisse il suo primo articolo per il “Popolo d’Italia”, Fino al 1926 la rubrica d’arte era tenuta da Margherita Sarfatti, ( collaborò saltuariamente fino al 1932 alla rubrica)  poi decise di trasferirsi a Roma e lasciando il suo posto a Mario Sironi che aveva collaborato per il giornale come disegnatore. Sironi scrisse articoli firmandosi con “m” o “M” fino al 1931, perché era diminuito il suo interesse di critico per il suo ritorno alla pittura murale. Quindi il resto delle  recensioni di routine sono affidate a un redattore anonimo  i cui articoli sono diligenti, con riferimenti alla critica altrui.
Scritti inediti ci permette di mettere in luce artisti famosi come Fontana o Manzù e artisti minori, ma anche la sua poetica, il suo concetto di stile, la sua visione dell’arte.
Info:
Scritti inediti – Mario Sironi
a cura di Elena Pontiggia
Editore Abscondita – Collana Miniature


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