Il Salone del Restauro di Ferrara, ha confermato come sempre e in considerazione del periodo, il valore della sua realtà espositiva e convegnistica, raccogliendo la partecipazione di personaggi autorevoli nel settore a livello nazionale ed internazionale. L’importanza e l’attualità dei contenuti proposti da questa edizione è stata sottolineata dalla presenza del Sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, del Direttore Generale per la Valorizzazione del MiBACT Anna Maria Buzzi e del Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna Carla Di Francesco, alla cerimonia d’apertura del Salone, anticipata dall’attesissima inaugurazione, in Via Saragat, della nuova sede di TekneHub, centro interdipartimentale del Tecnopolo, Rete Alta Tecnologia dell’Università di Ferrara che proprio sui temi del restauro svilupperà la sua attività futura.
Il bilancio è più che positivo: 16.000 m² di superficie all’interno di Ferrara Fiera per un totale di 230 espositori, 150 convegni e incontri tecnici, 8 mostre-eventi. I giornalisti accreditati in fiera sono stati 197 (tra Italia e Estero) con un con notevole aumento rispetto alle edizioni precedenti.
Le presenze della passata edizione sono state di gran lunga superate con una sentita partecipazione che ha confermato l’importanza dell’evento e il vivo interesse del pubblico e degli espositori.
Nelle quattro giornate del salone ferrarese, fondamentale è stata la presenza della Regione Emilia-Romagna con il Progetto Re-Building, che, in un’ottica di pianificazione coordinata della ricostruzione post sisma, prevede iniziative legate al supporto dei Comuni emiliani colpiti dal sisma e al coinvolgimento degli ordini professionali: un progetto pioneristico valorizzato e sostenuto dal discorso d’apertura del sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu. Un importante contributo nell’approfondimento della tematica è stato l’intervento dei relatori S.E. Carlos Alberto de Pinho Moreira Azavedo, delegato del Pontificio Consiglio della Cultura, del Direttore dei Musei Vaticani Prof. Antonio Paolucci e dei critici e storici d’arte Letizia Caselli e Vittorio Sgarbi, che a più voci hanno tratteggiato il complesso aspetto dell’importanza del recupero delle chiese colpite dal sisma, ben 555, con il convegno: “Distruzione del simbolo. La spiritualità dei luoghi sacri e il ruolo della religione nella loro salvaguardia e il mantenimento della continuità in seguito ad un evento catastrofico”.
A Ferrara sono stati presentati i progetti per i grandi restauri di rilievo internazionale del MiBACT, consolidata e preziosa presenza al Salone, con il restauro della Cappella della Sindone di Torino, quello della Pietà di Giovanni Bellini e la presentazione preliminare degli ultimi restauri dei Bronzi di Riace.
L’Opificio delle Pietre Dure ha portato in convegno l’analisi dei restauri effettuati o in corso d’opera, tra moderno e contemporaneo, da Donatello a Piero Manzoni, tra cui vale la pena citare il Pulpito della Resurrezione di Donatello nella basilica di San Lorenzo in Firenze e il dipinto Venere e Amore di Agnolo Bronzino.
Altro argomento funzionale al tema del restauro è stata la conversione di un edificio storico a sede museale, affrontato attraverso il caso esemplare del MUDI – Museo degli Innocenti di Firenze, oggetto di una mostra e di un relativo convegno: in questa occasione si è anche parlato del progetto altamente innovativo realizzato con l’utilizzo di tecnologie laser scanner 3D.
Dal panorama internazionale, grandi mostre e convegni dal Brasile: VIVER EM CONCRETO propone una rilettura morfologica ed interpretativa degli esempi di housing progettati e realizzati a San Paolo in un importante periodo storico del Novecento. Il titolo fa preciso riferimento alla tecnologia costruttiva adoperata in tutto il Brasile che viene studiata dall’architetto e storica dell’architettura Marlene Milan Acayaba. Sempre nell’ambito del territorio brasiliano, il famoso architetto ed urbanista Marcos Acayaba ha presentato il tema dell’energia e conservazione della natura per una progettazione ecologica in luoghi di difficile accessibilità e privi di forza lavoro qualificata, come le foresta pluviale “Mata Atlantica”, dove è riuscito realizzare delle case senza abbattere gli alberi né danneggiare il manto vegetale.
Infine, molti sono stati i partecipanti che hanno seguito la IV edizione del Premio Internazionale Domus Restauro e Conservazione di Fassa Bortolo svoltosi nella prestigiosa cornice di Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara.
Il Salone del Restauro si è inoltre definitivamente affermato come riferimento accreditante per il settore, grazie ai numerosi workshop e laboratori che hanno coinvolto e attratto studenti provenienti dalle facoltà di Ingegneria e Architettura; altrettanti sono stati i momenti di alta formazione, per scuole e addetti ai lavori, organizzati e promossi all’interno del Salone dai maggiori Istituti pubblici e privati per la ricerca e l’innovazione in ambito culturale e che hanno previsto il rilascio di CFP (Crediti Formativi Permanenti). Tra gli appuntamenti internazionali ricordiamo l’eccezionale partecipazione del Museo Ermitage di San Pietroburgo, che nell’anno del suo 250° anniversario della fondazione, ha presentato diversi laboratori sulle tecniche utilizzate dai suoi laboratori.
La realtà nazionale italiana è stata inoltre confrontata con l’importante coinvolgimento di collaborazioni e progetti provenienti da Azerbaijan, Giordania, Iraq, Libano, Tunisia, Marocco, Algeria, Ucraina, India, Libia, Russia e Turchia, con la presenza in fiera di numerosi delegati ICE, in virtù della rinnovata collaborazione del Salone del Restauro con ASSORESTAURO l’Associazione Italiana per il Restauro Architettonico, Artistico e Urbano.
Eccellenze e competenze italiane che vengono richieste all’estero, dunque, un punto di forza su cui il Salone del Restauro intende lavorare a pieno regime fin da ora. Per il momento l’appuntamento è al 2015 con la XXII edizione di RESTAURO.
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