Mercantinfiera: un futuro in versione sempre più international

Ci sono gli Stati Uniti e c’è anche l’Asia nel futuro di Mercanteinfiera, la mostra internazionale di modernariato, antichità e collezionismo che ha appena chiuso la sua 33° edizione e che ha stretto un accordo con U.S. Antique, il più grande organizzatore americano di mostre di antiquariato, che in questi giorni ha allestito per la prima volta uno stand nei padiglioni emiliani, mentre una delegazione da Parma parteciperà sia al Pier Antique Show a New York il 22 e 23 novembre 2014, sia al The Original Miami Beach Antique Show dal 30 gennaio al 4 febbraio 2015.
«L’obiettivo», spiega Ilaria Dazzi, brand manager di Mercanteinfiera, «è quello di creare insieme a U.S. Antique un nuovo evento sulla piattaforma americana, magari iniziando con una manifestazione breve, di due giorni».
C’è però anche l’Asia nel futuro di Mercantinfiera, con l’intenzione di mettere in piedi un appuntamento fieristico anche in quel continente nel periodo che andrebbe tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. «Una località che è emersa è quella di Singapore, crea interesse sia a noi che a loro, ci dovremo lavorare», aggiunge Dazzi.
Intanto si abbozza un bilancio dell’edizione appena chiusa: circa mille espositori lungo 45 mila metri quadrati, 5 mila operatori professionali e oltre 50 mila visitatori, per i quali ci si aspetta un aumento rispetto all’edizione passata, mentre già sul fronte dei buyer si può parlare di una crescita del 10%.


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