Aeroporto di Milano Malpensa
18 maggio – 18 ottobre 2016
A La Porta di Milano, l’installazione ambientale di luce che trasforma lo
spazio, cambiando le coordinate percettive dello spettatore.
Milano, maggio 2016 – SEA presenta dal 18 maggio al 18 ottobre 2016,
all’aeroporto di Milano Malpensa, Dimensioni Invisibili, l’opera di Carlo
Bernardini, artista che, dagli anni novanta, conduce una ricerca sperimentale
basata sull’elemento spazio-luce, realizzando installazioni in fibre ottiche e
sculture.
L’iniziativa, curata da Marco Meneguzzo, conferma la volontà di SEA di rendere
Milano Malpensa un unicum nel panorama degli aeroporti mondiali, dove in tempi
recenti si sono alternate esposizioni dedicate a grandi maestri dell’arte italiana quali
Fausto Melotti, Marino Marini, Gio Ponti, Giuseppe Pellizza da Volpedo.
Carlo Bernardini ha creato per La Porta di Milano, un ambiente ideale dove far
risaltare l’alternanza di luce e ombre, un’opera composta da fili di fibre ottiche che
disegnano tre figure geometriche luminose, le quali sembrano muoversi e modificare i
propri contorni e le proprie forme, dando l’impressione di trovarsi davanti a
installazioni sempre diverse, conducendo il visitatore all’interno di una costellazione o
di uno spazio interstellare.
Le Dimensioni Invisibili, nella fisica sperimentale sono ipotizzate oltre le tre
dimensioni tangibili, ossia non sono percepibili per l’occhio umano e vengono quindi
considerate dimensioni inosservabili; l’opera di Bernardini può essere un tentativo di
vedere proprio questo, ovvero la proiezione dello spazio oltre la dimensione finita.
Architetto della luce, Carlo Bernardini basa la sua ricerca visiva sul concetto di
trasformazione percettiva in cui la luce crea nello spazio un disegno, che cambia
secondo i punti di vista e gli spostamenti dello spettatore che si ritrova a vivere e a
transitare all’interno dell’opera.
“Viviamo in un’epoca di progressiva e veloce smaterializzazione di tutto ciò che ci
circonda – afferma Marco Meneguzzo – e contemporaneamente assistiamo alla crescita
di spazi virtuali, che diventano persino domestici, frequentabili e non soltanto
visibili”.
“La forma dello spazio ridisegnata dalla fibra ottica – ricorda Carlo Bernardini – può
intuitivamente avvicinarci a una lettura del vuoto attraverso le nuove coordinate visive
dettate da strutture di luce che plasmano l’ambiente, lasciandoci intuire proprio quelle
che possono essere le dimensioni ‘extra’ che sfuggono alla nostra percezione”.
“Bernardini è solo l’ultimo, in ordine di tempo, dei grandi artisti italiani che si sono
susseguiti ne La Porta di Milano – dichiara Luciano Carbone, Chief Corporate Officer
di SEA – L’opera che presentiamo è un’installazione di luce che valorizza
particolarmente la location, voluta e realizzata per le esposizioni artistiche in
aeroporto. Abbiamo constatato che i nostri passeggeri apprezzano l’arte e la cultura
nell’esperienza del viaggio. Ed è per questo motivo che stiamo valutando di estendere
le esposizioni anche in altre zone del Terminal 1 e del Terminal 2, collaborando
attivamente coi principali musei ed enti di Milano e della Lombardia per garantire
sempre un’offerta di qualità. Stiamo, infatti, per concludere un accordo pluriennale
con la Triennale di Milano, che riguarderà anche attività espositive su Linate, e che in
particolare per il 2016, in occasione della XXI Edizione Internazionale, vedrà
l’esposizione al Terminal 1 di una installazione collegata ai temi della mostra”.
Carlo Bernardini. Note biografiche
Nato a Viterbo nel 1966, Carlo Bernardini vive a Milano dove insegna Installazioni
Multimediali presso l’Accademia di Brera. Lavora con la fibra ottica dalla seconda
metà degli anni ’90; le sue installazioni ambientali sono state presentate nelle maggiori
città italiane ed internazionali. Nel 1996 viene invitato al Palazzo delle Esposizioni di
Roma per la XII Quadriennale; nel 2002 partecipa alla XX Triennale di Milano con
l’installazione Spazi Permeabili nella mostra “Le Città Invisibili” dedicata a Italo
Calvino, e a Sculpture Space, Utica (NY); l’anno seguente alla XIV Quadriennale al
Palazzo Reale a Napoli. Vince per ben 3 volte (nel 2000, 2005 e 2010) il premio
Overseas Grantee della Pollock Krasner Foundation di New York. Tra le mostre
internazionali di maggiore rilievo vanno menzionate la grande mostra in Brasile al
museo Paço Imperial di Rio de Janeiro e l’installazione Event Horizon allo Swing
Space di New York. Nel 2008 presenta a Valencia una gigantesca installazione
ambientale in dialogo col capolavoro architettonico di Santiago Calatrava, la Ciudad
de las Artes y las Ciencias. Nel 2009 partecipa al D.U.M.B.O. Art Festival a New
York, e viene invitato al museo d’arte contemporanea Villa Ciani di Lugano nella
mostra Corpo, Automi, Robot. Tra arte, scienza e tecnologia. Nel 2010 presenta
grandi installazioni urbane in numerose capitali europee tra cui Amsterdam (NIMk –
Netherlands Media Art Institute), l’Aja (Todaysart), Berlino (Artlight Domaquarèe).
Nello stesso anno è la partecipazione a Luci d’Artista a Torino con l’opera
Cristallizzazione Sospesa e alla mostra La Scultura Italiana del XXI secolo alla
Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano. Tra le principali mostre del 2011 va
annoverato il progetto La Rivincita dell’Angolo al MACRO di Roma, l’impressionante
intervento La Luce oltre la Materia nella Chiesa di Santa Maria in Montesanto di
Piazza del Popolo a Roma, e l’installazione La Materia è il Vuoto, all’interno della
“Zona rossa” nel Castello Cinquecentesco di L’Aquila. Nel 2012 Bernardini è invitato
presso il FAD festival de arte digital, alla Funarte fundação de arte di Belo Horizonte,
al Meet in town, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e nella mostra Claim,
Lützowstraße 70 in Berlin. Nell’anno corrente è invitato a Londra presso la House
Peroni con l’installazione Infinity, a Metz nell’ambito della Nuit Blanche 06 con
l’installazione Submerged Breath presso la Square du Luxembourg nelle acque del
fiume che attraversa la città la Moselle Canalisée, a Digital Life presso il MACRO
Testaccio di Roma, e a Catanzaro nella mostra storica Artisti nello Spazio, gli ambienti
da Lucio Fontana ad oggi, presso il Complesso Monumentale del San Giovanni. Nel
2014 realizza per la città di Prato, la grande installazione permanente Il Passo della
Luce in collaborazione con il Museo Pecci, un intervento tra la porta del Castello
dell’Imperatore ed il Cassero medioevale, un percorso tra l’interno e l’esterno che
attraverso la luce ricrea sulla Fortezza la congiunzione ideale con la parte del Cassero
oggi mancante; realizza la grande installazione Il respiro del vuoto per Icastica 2014
ad Arezzo in Piazza Libertà, espone con il progetto Invisible Dimensions per la 4th
edizione della Bienal del Fin del Mundo a Mar del Plata e negli Emirati arabi alla 17th
edizione dell’Islamic art festival di Shariah, presso lo Sharjah Art Museum. Nel 2015
Bernardini è invitato a Curitiba nella Bienal de Curitiba al Museu Oscar Niemeyer,
con il progetto Invisible Dimensions, alla Pop Austin 2015 ad Austin (TX) con il
progetto Light Trasformation ed a Bratislava per Sculpture and Object XX, con un
intervento personale site-specific al Milan Dobeš Museum.
CARLO BERNARDINI. DIMENSIONI INVISIBILI
Aeroporto di Milano Malpensa, Porta di Milano (Terminal 1)
18 maggio – 18 ottobre 2016
Orari: dalle 8.00 alle 22.00
Ingresso libero
Informazioni: tel. 02 23232302 232323
Uffici stampa:
Ufficio stampa SEA
[email protected]
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco, tel. 02 36 755 70002 36 755 700; [email protected] www.clponline.it
Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it
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