Uno degli eventi d’arte più importanti a livello internazionale del 2016 è stato finalmente inaugurato nella splendida cornice del Lago d’Iseo: The Floating Piers, monumentale opera di Christo e Jeanne-Claude, è da pochi giorni aperta al pubblico, fin da subito oggetto di grande curiosità e di accesissimo interesse.
di Vittorio Schieroni
Emozionare, coinvolgere, fornire un’esperienza, divertire: questi gli effetti di gran parte dell’arte dei nostri giorni, delle performance e delle installazioni, spesso incomprese se non denigrate da chi non desidera lasciarsi affascinare dalle forme d’arte della contemporaneità. E l’opera che Christo ha offerto all’Italia contiene in sé tutte queste caratteristiche, dando origine ad una situazione condivisa in grado di spiazzare, sorprendere, trascinandoci in una condizione individuale e collettiva insolita e ludica.
Non è un tappeto rosso quello che Christo ha steso sul Lago d’Iseo per permetterci di camminare sulle acque, ma oltre 70.000 metri quadrati di tessuto giallo cangiante sostenuto da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da più di 200.000 cubi di polietilene ad alta densità: tre chilometri di percorso pedonale a pelo d’acqua seguendo il movimento delle onde che collega il paese di Sulzano, Monte Isola e la piccola Isola di San Paolo, più alcuni tratti di lungolago a Sulzano e Peschiera Meraglio. The Floating Piers è un progetto che il celeberrimo duo artistico formato dall’artista bulgaro e dalla moglie Jeanne-Claude, scomparsa nel 2009, aveva in programma di realizzare fin dal 1970, ma che solo due anni fa ha trovato il proprio contesto definitivo, quel Lago d’Iseo che il Maestro degli impacchettamenti ha ritenuto essere il più suggestivo tra i laghi italiani.
I progetti di Christo e Jeanne-Claude sono sempre spettacolari ed effimeri, superano le tradizionali distinzioni tra pittura, scultura e architettura. Realizzati in tutto il mondo, da Parigi a Miami, da Berlino a New York, sono gratuiti al pubblico e realizzati senza finanziamenti e sponsorizzazioni: anche per The Floating Piers è stato l’artista stesso, infatti, ad autofinanziarsi tramite la vendita degli studi preparatori e di lavori storici a collezionisti, musei e gallerie d’arte. L’Italia, che già in passato aveva ospitato alcuni dei lavori di Christo e Jeanne-Claude – l’impacchettamento di una delle statue del parco di Villa Borghese e un tratto delle Mura Aureliane a Roma, di una fontana e una torre medioevale a Spoleto, del monumento a Vittorio Emanuele II in Piazza del Duomo e della statua di Leonardo da Vinci in Piazza della Scala a Milano –, accoglie fino al 3 luglio questa nuova fatica, senza dubbio uno dei più importanti progetti concepiti dalla coppia di artisti.
The Floating Piers, che già dai primi giorni di apertura è stata in grado di attirare una sorprendente quantità di visitatori, è un’opera destinata ad avere forti ripercussioni economiche sul territorio e sui suoi abitanti, che vivranno questi sedici giorni intensi e un po’ isterici all’interno di un grande spettacolo collettivo. Ma, in fondo, al di là di cifre, statistiche e risultati attesi, ciò su cui pare importante riflettere è l’effetto di un’installazione che sa parlare alla gente senza tanti filtri e intellettualismi, regalando un’esperienza all’interno della vita quotidiana, un momento da vivere e ricordare, con buona pace di tanti critici d’arte e operatori del settore che non ne riconoscono a sufficienza il valore.
Christo and Jeanne-Claude, The Floating Piers
Sulzano (BS), dal 18 giugno al 3 luglio 2016, aperto tutti i giorni 24 ore su 24 (eccetto interventi di manutenzione e condizioni meteorologiche proibitive)
Accesso libero ai visitatori
Informazioni: www.thefloatingpiers.com
Visita a The Floating Piers svoltasi in data martedì 21 giugno 2016; testo e immagini di Vittorio Schieroni.
Lascia un commento