A Saturnia inaugurata la PINACOTECA PIETRO ALDI

di Uliano Pieraccini –

Un momento di rievocazione della presenza artistica di un pittore maremmano che all’epoca in cui visse: gli influssi ed i ricordi rinascimentali furono fortemente presenti nella sua opera e tra l’altro, rappresentati anche dal padre partecipe alla battaglia Curtatone. L’elemento determinante della presenza storica lo troviamo presente quasi in ogni opera, ed il suo modo di rappresentare il documento storico nella pittura trova espressione nello stile del movimento ‘purista’ ove l’aspetto fondamentale era cogliere la forza storica di eventi determinati l’unità d’Italia, con i suoi eroi, e le istituzioni. Fu questo anche l’inizio della sua affermazione, quando insieme al Maccari affrescarono il Palazzo del Comune di Siena. A l’Aldi toccò dipingere l’incontro tra le due persone determinanti l’unità Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano, un incontro, direi aulico, come il pittore ce lo rappresenta nel simbolico aspetto nei due cavalli: il bianco ed il nero: due contrasti, due nemici? Potevano divenirlo, ma Garibaldi, il conquistatore delle due sicilie sancì la pace con il ’saluto al Re d’Italia’. Quest’aspetto riusciamo a cogliere in quell’opera, tra l’altro resa famosa per la pubblicazione in tutti i testi scolastici della storia risorgimentale.
Era l’epoca delle grandi innovazioni del moderno in pittura: allora l’arte figurativa si stava trasformando in concettuale, con l’espressionismo, di li a poco il cubismo e l’astrattismo. Nulla di questo possiamo osservare nell’Aldi, ma fu proprio un andar contro corrente, ai macchiaioli, agli impressionisti per un ritorno al classico all’aderenza nella pittura al documento storico, oltrepassando ed osteggiando, persino tutta un’evoluzione pittorica che ci ha portato ad oggi. L’aspetto accademico di giovane pittore, prevale quindi su ogni aspetto tenzionale dilagante nelle sale espositive tra il fine dell’ottocento ed i primi del novecento. In certe opere questa pressione comincia ad emergere anche nell’Aldi: in certi suoi tratti di analisi obbiettiva e realistica dell’immagine, come nel “Nudo Maschile” ove la rappresentazione epidermica (i colori più scuri delle mani, dei piedi e della testa, tipici dell’origine popolare del modello) perde l’aulicità storica per dar luogo ad un convincente realismo: punto di partenza, per il grande pittore, verso una nuova aspettativa dall’arte.
Le opere esposte sono complessivamente 45, fra olii e disegni preparatori.
La banca complessivamente possiede duecento opere, che esporrà a rotazione.

(Pietro Aldi,  incontro a Teano, 1886, Palazzo civico di Siena)


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