“L’approdo di Ulisse”, il cunto che Mimmo Cuticchio ha costruito su
alcuni capitoli dell’Odissea miscelati a storie di migranti, gi�
proposto nei giorni scorsi a Linosa con enorme successo – circa mille
spettatori assiepati sul molo della Pozzolana di Ponente – chiude
domani (venerdì 12 agosto) alle 21,30 a Lampedusa la “Macchina dei
Sogni”, il cantiere teatrale dedicato alla narrazione e al teatro di
figura. Mimmo Cuticchio ha infatti deciso di riproporre questa
narrazione moderna di una tragedia antica, arricchita da altri
capitoli dell’Odissea.
A Linosa Cuticchio era sbarcato, novello Ulisse
o moderno migrante, per proporre il suo viaggio; a Lampedusa
“ridiventa” contastorie, per raccontare, sì, i fatti di Ulisse , ma li
intreccia agli echi di racconti a noi vicini, nati da testimonianze
dirette. Protagonista del racconto diventa allora il Mediterraneo di
oggi, con le rivolte che infiammano i paesi del Nord Africa. La
rappresentazione, nel porre l’accento sull’inestricabile nesso tra
forma narrativa classica e orale costituisce un autentico evento
culturale. Per la prima volta i versi del grande cantore greco,
rivissuti e reinterpretati da Mimmo Cuticchio, diventano oggetto di
una drammatizzazione scenica secondo i principi tradizionali del
cunto, pur accogliendo suggestioni e sentimenti attuali.
Ingresso libero.
Lampedusa , con il “cunto” di Ulisse di Mimmo Cuticchio la Macchina dei Sogni lascia Lampedusa
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