Il Padiglione Italia sceglie gli artisti e cerca fondi privati

Redazione EosArte · February 8, 2013

 Il Giornale, Luca Beatrice - Rispecchia in pieno la formazione culturale e le curiosità intellettuali dell’autore, il progetto che Bartolomeo Pietromarchi ha presentato ieri per il tanto atteso Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2013. Una short list di 14 artisti (6 in meno di quelli selezionati dal sottoscritto e da Buscaroli nel 2009, e solo 2 donne, a conferma della volontà di fornire un quadro sufficientemente esauriente della produzione nostrana) accostati tra loro per coppie di concetti e rappresentati da generazioni diverse. La poetica di Viceversa, questo il titolo del progetto selezionato alcuni mesi fa dal ministro Ornaghi e successivamente ampliato, tratta di figure dicotomiche come ordine e disordine, immagine e riflesso, visibile e invisibile. Sul paesaggio si confrontano il fotografo emiliano Luigi Ghirri, scomparso nel ‘92 e già selezionato da Bice Curiger due anni fa, e il concettuale Luca Vitone; poi verrà analizzata la storia, secondo Fabio Mauri (anche lui deceduto) e il giovane pugliese Francesco Arena; commenteranno le tradizioni i quasi coetanei Marcello Maloberti e Flavio Favelli; poi l’illusione per il poverista Giulio Paolini e il pittore astratto romano Marco Tirelli; parleranno di libertà Massimo Bartolini e la più giovane del lotto Francesca Grilli, mentre di frammento e sistema discuteranno Gianfranco Baruchello ed Elisabetta Benassi. All’esterno del Padiglione, la riflessione sulla divisione italica più evidente, quella tra tragedia e commedia, nelle opere di Piero Golia, napoletano che vive a Los Angeles, e Sisley Xhafa, kosovaro di educazione italiana. Molto del lavoro sarà esplicitato nell’allestimento, cui Pietromarchi tiene particolarmente, e proprio su questo capitolo di spesa il budget messo a disposizione dal ministero dei beni culturali appare risicato (600 mila euro, noi ne abbiamo avuti poco di più, briciole rispetto alle risorse milionarie ante crisi). Il bravo Bartolomeo non si lamenta, non si unisce al coro delle lamentazioni, e annuncia di aver previsto, per incrementare la cifra, un’azione di crowfunding, ovvero una raccolta di fondi privati attraverso una serie di eventi previsti a Roma, Milano, Londra, New York, e alimentata da una campagna sul web attivata sul sito http://www.viceversa2013.org/ attivo dal 12 febbraio. Un sistema molto usato all’estero, per esempio al Louvre per acquisire nuove opere, finanziato anche con il contributo degli artisti che metteranno a disposizione un’edizione limitata per i benefattori più generosi. Si potrà donare da 5 a 10 mila euro e l’obiettivo, non proibitivo, è quello di aggiungere almeno 50 mila euro. Se Pietromarchi riuscirà nell’impresa di non attingere ad altro denaro pubblico avrà aperto una strada importante, persino più significativa della mostra stessa.

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