(P.M.P.) - Jazz e fotografia, o sulla fotografia di Jazz. A Padova l’Associazione Culturale Miles e il Centro Nazionale di Fotografia la respirano da anni, da oltre un decennio, con una programmazione organica che testimonia come discipline diverse possano essere condivise su passioni e stili della musica jazz e della fotografia. Michele Giotto, in ordine di tempo, è il fotografo che da anni immortala i diversi festival jazz, ed è dal 2008 fotografo ufficiale della rassegna “Padova Jazz Festival”. A lui è dedicata, ed è tuttora in corso all’Hotel Plaza (Corso Milano, 40), una singolare mostra dal titolo Il respiro del jazz - Fotografie di Michele Giotto. Biografia Michele Giotto nasce a Belluno nel 1956. Durante gli studi al Liceo Artistico matura un interesse specifico per la fotografia: la sua preparazione tecnica avviene sotto la guida di Paolo Spezzani, a Venezia, e a Padova con Antonello Perissinotto, maestro della fotografia archeologica. Parallelamente a questa fase di studi va maturando la sua forte passione per la musica Jazz che si traduce, inevitabilmente, nelle prime esperienze di documentazione fotografica dei primi concerti ai quali assiste. Dal 1975 il suo rapporto con il Jazz diventa continuativo, documentando per esteso la III Rassegna Internazionale Jazz organizzata dal Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova. Dal 1981 diventa fotografo professionista e, negli anni a cavallo tra la fine degli anni ‘70 e i primi anni ‘80, il rapporto con la musica dal vivo si approfondisce in modo determinante, oltre a seguire regolarmente le rassegne del Centro d’Arte, col quale ancora oggi collabora assiduamente, intraprende viaggi sulle tracce dei mostri sacri del jazz: da Stan Getz a Dexter Gordon, da Dizzy Gillespie a Max Roach senza trascurare l’emergere dei numerosi nuovi talenti. Nel 1984 viene allestita una sua esposizione presso l’ex-macello di Padova: la mostra del titolo In Jazz è una sorta di antologica con i ritratti di molti dei più importanti personaggi del Jazz, del passato e del presente. Verso la fine degli anni ‘80, il suo rapporto con la musica dal vivo diventa meno assiduo. Nel 1997 il Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova organizza la mostra Immagini e note. I concerti del Centro d’Arte, con la pubblicazione di un catalogo, in cui compaiono alcune sue foto “storiche”, tra le altre l’unica documentazione fotografica del concerto di Cecil Taylor del 1975. Il rapporto tra Michele Giotto e i concerti dal vivo viene recuperato nel 2006; l’antico discorso sul Jazz riprende con nuovi mezzi digitali. Michele Giotto continua ancora oggi la sua ricerca, collaborando in modo continuativo con gli amici del Centro d’Arte, e grazie anche all’amicizia e alla stima di Gabriella Piccolo Casiraghi che dal 2008 lo ha voluto quale fotografo ufficiale del Padova Jazz Festival.